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l'aggressione
12 Novembre 2025 - 09:50
A sinistra, Don Alì. A destra, le condizioni dell'auto della troupe di Rete 4
Vetro posteriore completamente sfasciato, parabrezza e vetro lato passeggero gravemente danneggiati. Ecco come la gang di Don Alì ha ridotto la macchina della troupe di Rete 4 di "Dritto e rovescio" che ieri, martedì 11 novembre, era arrivata a Torino per realizzare un servizio sul "capo dei maranza" e sulle baby-gang in generale. I cronisti del programma televisivo presentato dal conduttore Paolo Del Debbio, in prossimità del civico 78 di corso Novara, sono stati vittima di un assalto: un ragazzo incappucciato e armato di mazza chiodata ha preso a mazzate il parabrezza della vettura dei colleghi di Mediaset. La giornalista Erika Antonelli era in macchina insieme ad altri due colleghi quando è avvenuta l’aggressione. L’autore del raid ha sfondato il vetro posteriore della vettura, poi ha preso a mazzate, scheggiandolo, anche il vetro davanti, lato passeggero, e il parabrezza.
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Nessuno, per fortuna, è rimasto ferito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile. All’arrivo delle forze dell’ordine, l’autore dell’aggressione si era però già dileguato. Da chiarire se il responsabile delle mazzate all’auto fosse uno dei tanti “maranza” della banda di Don Alì. Non è da escludere, visto che il tiktoker di nazionalità marocchina dopo il video di minacce al maestro Gianni di una scuola elementare di zona è diventato un caso nazionale.
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La settimana scorsa, a Torino era già arrivata la troupe di Italia 1 del programma tv “Le Iene”, con il giornalista Luigi Pelazza che ha intervistato Don Alì. Anche in quell’occasione, c’era stato un acceso diverbio tra Pelazza e il maranza Don Alì.
Il 21 ottobre, il maestro Gianni, insegnante di scuola elementare presso l’istituto Suore Immacolatine di via Vestignè, a Barriera di Milano, era stato accerchiato e minacciato da Don Alì, che con altri due suoi amici aveva rivolto al docente frasi minacciose, riprendendo il tutto con lo smartphone e mettendo il video sui social. Nel filmato, Alì millantava presunti maltrattamenti del maestro Gianni ai danni di un bambino della scuola. «La prossima volta che ci verrà riferito che maltratti un bambino - erano state le minacce - la tua faccia diventerà pubblica. E agiremo in un altro modo, non con le parole, ma con i fatti».
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