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Banda smantellata completamente

Furti a Torino e provincia: chieste condanne per i presunti ladri responsabili di 64 colpi

La procura chiede pene fino a sei anni e due mesi per i principali accusati

Furti a Torino e provincia

Immagine di repertorio

La Procura di Torino ha chiesto la condanna per i presunti membri di una banda accusata di aver commesso almeno 64 furti tra Torino e i paesi della provincia, principalmente nelle zone collinari. L’inchiesta riguarda una serie di furti in ville e appartamenti, avvenuti tra il 2023 e l’inverno del 2024. Il sostituto procuratore Giuseppe Drammis ha proposto pene comprese tra sei anni e due mesi e un anno e quattro mesi di reclusione, già considerando lo sconto di un terzo della pena per la scelta del rito abbreviato. La prossima udienza, fissata per metà ottobre, vedrà le arringhe difensive degli avvocati di difesa: Antonio Genovese, Rocco Femia e Maria Franca Mastrogiorgio.

La banda responsabile dei furti sarebbe composta da almeno otto persone di origini albanesi. Secondo le indagini, i tre uomini erano i capo e i principali esecutori del gruppo: il primo sarebbe stato a capo dell’organizzazione, il secondo il “palo” e autista, mentre il terzo l’esecutore materiale della maggior parte dei colpi. I membri della banda sono accusati di associazione a delinquere, furto e ricettazione.

Secondo gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Chieri, i membri della banda non solo compivano i furti, ma si concedevano anche vacanze di lusso. Dopo alcuni dei colpi, infatti, avrebbero festeggiato i successi con viaggi esotici, come quello a Zanzibar. Quando sono stati arrestati, stavano organizzando un altro viaggio alle Maldive. Inoltre, uno dei principali indagati, che si trovava in regime di semilibertà, continuava a compiere furti, approfittando delle ore di libertà per incontrare i complici e mettere a segno nuovi colpi, tornano ogni sera al carcere delle Vallette.

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