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Contrasto dispersione scolastica

Torino, scuole aperte oltre l’orario: 15 istituti aderiscono ai Patti educativi di comunità

L’estensione delle attività è resa possibile dai Patti educativi di comunità, rilanciati un anno fa attraverso un protocollo territoriale

Torino, scuole aperte oltre l’orario

Immagine di repertorio

A Torino e nell’area metropolitana sono 15 gli istituti comprensivi che hanno ampliato l’orario di apertura delle scuole, rendendole accessibili sei giorni su sette, in alcuni casi fino alle 22 o anche durante il periodo estivo. L’estensione delle attività è resa possibile dai Patti educativi di comunità, rilanciati un anno fa attraverso un protocollo territoriale sottoscritto da Comune di Torino, Prefettura e Ufficio scolastico provinciale.

I Patti educativi sono stati introdotti dal Ministero dell’Istruzione nel 2020, durante la fase pandemica, con l’obiettivo di favorire una collaborazione strutturata tra scuole, enti locali, associazioni, musei e realtà del territorio. Oggi questi accordi vengono utilizzati per rafforzare l’offerta formativa, promuovere attività extrascolastiche e contrastare fenomeni come povertà educativa e dispersione scolastica, a condizione che siano sostenuti da un coordinamento efficace e da risorse adeguate.

Secondo quanto emerso nel seminario “Patti educativi di comunità – restituzione delle attività svolte e degli esiti”, svoltosi il 28 novembre al liceo Berti, l’obiettivo è utilizzare le scuole come spazi aperti anche oltre l’orario curricolare, offrendo attività culturali, sportive e ricreative accessibili a una platea ampia di studenti. Il coinvolgimento della scuola in orari extrascolastici viene considerato uno strumento per affrontare situazioni di disagio giovanile, favorendo percorsi educativi alternativi a quelli informali.

La Città di Torino segue questi percorsi da circa cinque anni, attraverso gli uffici di Iter, con accordi differenziati in base alle esigenze dei singoli istituti. Come spiegato dall’assessora all’Istruzione Carlotta Salerno, i Patti vengono costruiti su misura, tenendo conto del contesto territoriale e delle risorse disponibili. Alcuni progetti riescono a reggersi autonomamente, mentre altri necessitano di finanziamenti dedicati per essere sostenibili nel tempo.

Anche l’Ufficio scolastico provinciale sottolinea il ruolo centrale delle scuole come presidi educativi e di legalità, evidenziando l’impegno dei dirigenti scolastici coinvolti nell’attuazione dei Patti. In prospettiva, è previsto un accordo con Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, che avvierà un’analisi dei bisogni e dei risultati per valutare l’impatto delle iniziative realizzate.

L’obiettivo dichiarato è costruire alleanze stabili tra scuola e territorio, superando interventi occasionali e promuovendo un modello di comunità educante, con la scuola come punto di riferimento e coordinamento delle attività.

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