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AL SAN RAFFAELE

Berlusconi è grave: grande preoccupazione dei medici

Prima notte in terapia intensiva per il leader di Forza Italia. L'ipotesi di una leucemia alla base dell'infezione polmonare

Berlusconi è grave: grande preoccupazione dei medici

Cresce l’apprensione attorno a Silvio Berlusconi dopo la prima notte trascorsa in terapia intensiva al San Raffaele di Milano. Non viene esclusa la possibilità che i pesanti problemi di ossigenazione e l’aggravamento del quadro clinico derivino dal funzionamento del midollo spinale, se non dalla leucemia. Secondo fonti sanitarie, comunque, problemi ematici che desterebbero grande preoccupazione. Berlusconi era arrivato in ospedale mercoledì mattina accompagnato dalla compagna, Marta Fascina, con un affanno respiratorio causato da una infezione polmonare che ha costretto i sanitari al ricovero del leader di Forza Italia nel reparto diretto dal suo medico di fiducia Alberto Zangrillo che, in mattinata, dovrebbe aggiornare il bollettino.

L’ipotesi della leucemia era circolata, ieri, in ambienti vicini allo stesso Berlusconi e sulla possibile diagnosi è intervenuto, questa mattina, il capogruppo alla Camera, Paolo Barelli. «Il presidente Berlusconi ha riscontrato una infezione postuma di qualcosa che già aveva. Era stato ricoverato per accertamenti, mi risulta che abbia passato una notte tranquilla e nelle prossime ore capiremo l'evoluzione. Speriamo positiva» ha sottolineato Barelli, mentre il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani parla di «una notte trascorsa bene» e «condizioni stabili». «Vogliamo essere ottimisti. Non molla mai» ha spiegato Tajani confermando che la leadership di Berlusconi in Forza Italia non è mai stata messa in discussione. «C'è un solo leader, non ci sono correnti e correntine, capi e capetti. Berlusconi fino all'altro ieri sera ha lavorato e ha fatto alcune scelte sull'organizzazione partito, per dare impulso alla nostra attività».

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