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MOTOGP

Marc Marquez imbattibile anche al Montmelò, Bagnaia in crisi nerissima

Lo spagnolo infila l'ottava di fila nelle Sprint e la Ducati vince il Mondiale Costruttori ma il chivassese è nel momento peggiore della carriera

Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia non esce dalla crisi (foto IG @pecco63)

Nemmeno nel suo anno da rookie in MotoGP e nemmeno nei suoi incubi peggiori. Perché ora che Pecco Bagnaia pensava di essere uscito dal tunnel, si ritrova di nuovo senza nulla in mano. Alla storia passerà l'ottavo trionfo di fila in una Sprint Race per Marc Marquez che al Montmelò è scattato dalla terza casella in griglia. Nel finale della gara ha approfittato del regalo fatto da suo fratello Alex, poleman di giornata, che era saldamente in testa ma è caduto a quattro giri dalla fine lasciandogli strada libera per vincere davanti alla Yamaha di Fabio Quartararo e alla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio.

Ma passerà alla storia l'ennesima pessima giornata del chivassese che nelle Qualifiche non è riuscito a risollevarsi chiudendo con un banalissimo 21esimo posto sulla griglia e in gara è rimasto fuori dalla zona punti con il quattordicesimo posto finale, dopo aver viaggiato a lungo in ventesima piazza. E così mentre Ducati fa festa per aver vinto il sesto Mondiale Costruttori di fila, frutto di 12 vittorie su 14 GP e 15 in altrettante Sprint, Pecco medita sulle sue disgrazie.

«Pensavamo di aver trovato qualcosa a Balaton, ma qui non si è rivelata la soluzione giusta. Al Montmelò riesci a fare la differenza se hai molta confidenza. Ma se hai difficoltà, il grip quasi nullo ti manda ancora più in crisi. Dall'esterno è facile analizzare certi momenti, ma per noi piloti è difficile capire cosa succede».

Per uno che negli ultimi quattro anni ha lottato sempre davanti, è durissima: «Io ci sto provando in tutti i modi onestamente, in questa gara l'ho persa sul davanti in tante situazioni. Vado lento pur rischiando tanto, la stabilità sull'anteriore mi manca ed è da inizio anno che stiamo cercando una soluzione a questo. Sicuramente è uno dei momenti più difficili della mia carriera, ancora più difficile da accettare avendo in bacheca due titoli». Poco meglio ha fatto Celestino Vietti Ramus, solo 15° in Moto2 al via.

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