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ALTA VELOCITÀ
20 Aprile 2023 - 17:38
Il cantiere per il "tunnel di base" del Tav a Chiomonte
Il primo treno ad alta velocità sulla tratta Torino-Lione potrebbe viaggiare nel 2033. «Stiamo andando secondo tutti i nostri programmi per l'attivazione del periodo di "test" della linea per la fine del 2032. Quindi il primo treno passerà l'anno successivo». Parola di Maurizio Bufalini, vicedirettore di Telt, la società responsabile della realizzazione della linea che ha annunciato anche l'avvio di nuove opere per un valore di 3 miliardi di euro. Tanto, infatti, valgono le gare in arrivo per la nuova fase di progettazione e posa del materiale ferroviario. L'obiettivo è quello di trasformare il "tunnel di base" del Moncenisio - in costruzione tra Saint Jean de Maurienne e Susa - in un’infrastruttura ferroviaria pienamente interoperabile. E iniziare a farlo mentre lo scavo è ancora in corso. Telt ha presentato il piano a Bruxelles a 86 imprese che potrebbero essere interessate alla posa dei binari, all'installazione della segnaletica ferroviaria e quanto necessario per transitare dalla costruzione alla gestione del Tav che resterà in capo all'azienda progettatrice.
A che punto sono i lavori
Il "tunnel di base" lungo 57,5 chilometri a doppia canna sarà realizzato al 70% in Francia e per il 30% in Italia. Già pronti sul versante francese 11 chilometri di traforo oltre al primo dei quattro pozzi di areazione previsti di cui uno in Italia, che assegnerà la gara per il completamento della galleria entro l'anno. Ad oggi sono operativi dieci cantieri e circa 1.400 persone per la realizzazione della nuova linea che collegherà Torino a Lione all'interno del Corridoio Mediterraneo, una complessa rete di trasporto transeuropea varata nel 1992 con il Trattato di Maastricht e che dovrebbe essere completata entro dieci anni.
Linea ridotta tra Spagna e Ungheria
Il progetto nel frattempo è cambiato: l'infrastruttura che doveva collegare Lisbona a Kyiv è stato ridotto, ad oggi, al tragitto tra Spagna-Ungheria. La guerra in Ucraina, infatti, ha cambiato tutto ma, dopo i primi passi fatti per l'ingresso del Paese nell'Unione europea è possibile che la linea ferroviaria torni ad approdare a Kyiv. Nulla, insomma, che interessi la progettazione e la costruzione dell'infrastruttura tra Francia e Italia. «Al momento non ci sono cambiamenti che riguardino la Torino-Lione» ha dichiarato la coordinatrice per il Corridoio Mediterraneo della Commissione europea, Iveta Radicova. «Non si tratta di un interesse nazionale, ma europeo. Se qualcosa non funziona in un Paese, abbiamo conseguenze e ripercussioni sugli altri. Quindi i Paesi devono far in modo che le cose funzionino", ha ricordato Radicova. «Dei 3mila emendamenti iniziali riguardo alla revisione della Ten-T, sul tavolo di negoziazione adesso ce ne sono 60 cruciali che io divido in tre gruppi. Il primo riguarda la mappatura, cioè come sarà la rete. Il secondo gruppo riguarda gli standard e il terzo è sulla competenza europea di coordinamento. Ma il "tunnel" della Torino-Lione è nello stesso posto, senza alcun cambiamento».
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