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L'anniversario

Dieci anni senza Faraoni, il questore gentiluomo (IL VIDEO RICORDO)

Celebrata la messa in suffragio a San Donato, il suo quartiere, presenti anche La Sala, Caselli, Loreto e Saluzzo

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Aldo Faraoni

Domani ricorre il decennale dalla scomparsa di Aldo Faraoni,  già Questore di Torino dal 25 agosto 2008 al 31 gennaio 2013. Oggi ne è stata onorata la memoria con una Santa Messa in suo suffragio, che è stata celebrata nella chiesa parrocchiale dell'Immacolata Concezione e San Donato.  La funzione è stata officiata dal parroco don Luca Pacifico e dal Cappellano della Polizia di Stato don Cristiano Massa. Appena pochi giorni fa, anche il Questore Vincenzo Ciarambino, nel corso del suo discorso in occasione del 171° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, aveva ricordato il "caro ed amato Aldo, morto a pochi mesi dal collocamento  in quiescenza al termine di una brillante carriera alla guida della sua questura, nei cui ranghi aveva militato per gran parte della sua storia di investigatore stimato ed apprezzato”. Presenti, tra gli altri, anche il prefetto Luigi La Sala (che ha ricordato la figura di Faraoni), Giancarlo Caselli, Anna Maria Loreto e Francesco Saluzzo.

 

Nato a Sutri (VT) il 4 gennaio del 1948, dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, Aldo Faraoni era infatti approdato a Torino: l’esordio professionale nell’ottobre del 1974, come funzionario di P.S. al Commissariato San Paolo, al tempo in via Cesana. Chiamato pochi mesi dopo alla Squadra Mobile del capoluogo piemontese, si distinguerà per le sue doti professionali e il particolare acume investigativo. 

Il 30 ottobre del 1980, durante un’operazione di polizia, viene ferito in un conflitto a fuoco, fatto che l’anno successivo gli varrà un Attestato di Merito Speciale

. Della Squadra Mobile diventerà anche Dirigente, dal dicembre del 1987 all’agosto del 1994, quando viene destinato alla direzione del Centro Interprovinciale Criminalpol. A quel periodo risalgono alcune brillanti operazioni, come quelle relative ai sequestri di Marco Fiora, Castagno, Alessi, nonché le numerose investigazioni sulla criminalità organizzata siciliana e calabrese e i casi di omicidio di Nazzareno Tidona, Raffaele Pelletto e Patrizia Esposto. Dal settembre del 1995 fino ad ottobre dell’anno successivo sarà alla direzione della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Torino.

Dal 1996 al 1999 Aldo Faraoni viene chiamato a dirigere la Squadra Mobile di Napoli. Promosso Dirigente Superiore, è prima Questore della provincia del Verbano Cusio Ossola e poi di Treviso e Modena. Nel settembre del 2003 ricopre l’incarico di coordinatore del gruppo di lavoro che si occupa della logistica nella pianificazione per la sicurezza dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Dal 1° Dicembre 2007 è Direttore del Servizio Tecnico Logistico e Patrimoniale di Torino.

Nominato Dirigente Generale di P.S., il 25 agosto 2008 diventa Questore di Torino, alla cui guida rimarrà per un lungo periodo, il più lungo di tutti i questori torinesi, fino al 31 Gennaio 2013, suo ultimo giorno di servizio.

Soltanto il giorno prima, nella sala riunioni della Questura, che oggi porta il suo nome, aveva avuto luogo la sua ultima conferenza stampa, insieme al Procuratore della Repubblica Giancarlo Caselli, in occasione dell’arresto, operato dalla Squadra Mobile torinese, dell’uomo ritenuto responsabile del delitto del consigliere comunale Alberto Musy.

Il 30 Aprile dello stesso anno Aldo Faraoni muore a causa di una terribile e dolorosa malattia, che non gli ha però impedito di lavorare con amore ed assoluta dedizione, al servizio della Polizia di Stato e della sua città d’adozione, Torino, dove ancora oggi è ricordato con profonda ammirazione dalla cittadinanza tutta come il Questore “gentiluomo” per la sua profonda umanità.

                                                                                                                                                            

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