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CALCIO - SERIE A

Ultimissime Toro, carica Juric per il Monza
"Noi oltre le aspettative, non molliamo ora"

Al "Grande Torino" i granata non vincono da 2 mesi

Ultimissime Toro, carica Juric per il Monza"Noi oltre le aspettative, non molliamo ora"

Cinque partite da giocare, 15 punti in palio: il Toro ha ancora tanto da chiedere e da dare in questo rush finale. «Stiamo andando oltre le mie aspettative - dice un orgoglioso Ivan Juric prima di affrontare il Monza - perché eravamo partiti tra mille domande: sono estremamente soddisfatto del nostro percorso, ma non dobbiamo fermarci proprio adesso». Già, perché l’8° posto è diventato un obiettivo reale e concreto: i granata vogliono provarci, la prima tappa sarà oggi pomeriggio al Grande Torino contro i brianzoli. Serve una vittoria davanti ai propri tifosi che manca da 2 mesi.

Juric, che finale di campionato sarà?
«Abbiamo cinque partite molto impegnative, due scontri diretti, due contro squadre che lottano per non retrocedere, poi l’Inter all’ultima: saranno cinque battaglie, dobbiamo mantenere questa intensità mentale anche perché se molliamo vengono fuori i difetti: avessimo avuto continuità di risultati saremmo stati lassù con Juventus e Milan, ma noi non siamo una grande squadra».

Facciamo un passo indietro e torniamo a giovedì: che giornata è stata a Superga?
«È sempre una grande emozione vedere così tanta gente. È stato molto bello anche per il nostro Buongiorno, è stata una giornata ricca di emotività per Ale».

La brutta notizia è rappresentata dallo stop di Schuurs: per quanto ne avrà?
«Oltre a lui mancherà anche Singo, ma speriamo di averli tutti e due per Verona: l’ivoriano ci sarà sicuramente perché è squalificato per domani (oggi, ndr), mentre l’olandese ha possibilità di recuperare. Il suo è un infortunio di poco conto».

Giocherà Miranchuk dal primo minuto?
«Sta facendo un’ottima stagione per numero di gol e assist con le sue caratteristiche. Lo vedo felice e sorridente, è un segnale che il giocatore sta bene, ora spero che sia determinante. È un giocatore che va dosato, inoltre devo dire che a Genova mi è piaciuto molto Seck».

Analizzando i tanti infortuni muscolari, avete trovato delle risposte?
«Devo dire che a Verona li ammazzavo, mentre qui stiamo facendo il 50 per cento di quel lavoro: eppure, abbiamo molti più infortuni. È un qualcosa che mi piace studiare e soprattutto sulla quale migliorare, dobbiamo individualizzare maggiormente il lavoro: penso a Rodriguez, che magari fa qualcosa in meno di allenamento ma poi passa tre ore con un fisioterapista specializzato. Bisogna crescere sotto questo aspetto, anche perché stiamo buttando via tanti giovani».

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