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GRANDE TORINO

Superga, l'emozione di capitan Buongiorno
mentre legge i nomi del Grande Torino

Dopo il gol messo a segno contro la Sampdoria, un'altra grande emozione per il giovane difensore

Per la seconda volta nella storia è toccato a un calciatore torinese leggere i nomi sulla lapide delle 31 persone scomparse tragicamente il 4 maggio 1949 a Superga. Dopo Roberto Cravero è stato il turno di Alessandro Buongiorno, calciatore cresciuto nel vivaio granata, cresciuto a pane e Toro. Il destino ha voluto che proprio Buongiorno segnasse il suo primo gol in Serie A mercoledì scorso contro la Sampdoria, a poche ore da un’altra giornata indimenticabile per lui, giovane difensore classe 1999. Ancora più un segno del destino è rappresentato dal minuto in cui il giovane difensore ha trafitto la difesa doriana: "Al 31°, come 31 sono state le vittime della tragedia di Superga", ha detto Buongiorno al termine della partita. Ebbene, il giovane capitano, da tutti considerati capitan futuro, ha scandito i 31 nomi sulla lapide senza farsi tradire dall’emozione. 

La giornata dedicata al Grande Torino era cominciata in mattinata dove al Cimitero Monumentale torinese, don Aldo Robella, cappellano granata, aveva benedetto le lapidi di quella squadra gloriosa. Al termine della cerimonia, lo spostamento all'ora di pranzo verso piazza Galimberti, là dove sono stati inaugurati i giardinetti intitolati a capitan Valentino Mazzola. Attorno alle 13, invece, oltre mille cuori granata hanno voluto assistere all'allenamento a porte aperte della squadra granata di rientro da Marassi: cori e ovazioni per Juric e Pellegri. Nel frattempo, attorno alle 13:30, la prima pedalata a tinte granata dal Filadelfia a Superga, di un nutrito gruppo di sostenitori granata per la prima edizione della "Invincibili". Alle 17, poi, il cuore pulsante del tifo si è spostato al colle, per rendere omaggio al Grande Torino: prima la messa di don Robella poi la lettura dei nomi. Una giornata ricca di emozioni per i tifosi del Toro e non solo, visto che da sempre quella squadra è considerata, a ragion veduta, patrimonio nazionale del calcio italiano. Solo il fato li vinse.

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