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Il concerto

Marracash chiude all'Inalpi Arena Torino : "Il mio anno straordinario"

Dopo lo stadio la scorsa estate, il rapper torna dal vivo il 20 dicembre

Marracash

Marracash, ovvero, Fabio Bortolo Rizzo

Cosa spinge uno degli artisti di maggior successo in Italia che con i suoi album si trova da anni nella top 30 dei dischi più venduti e che durante la scorsa estate ha mandato gli stadi sold out, a tornare dal vivo anche nei palazzetti? È il bisogno del fattore umano, di quel calore che Marracash ha ritrovato durante il tour autunnale, il “Marra Palazzi25”, che terminerà proprio all’Inalpi Arena di Torino il 20 dicembre prossimo.

Sarà un cerchio che si chiude intorno a tutti gli eventi legati ai suoi tre album, “Persona”, “Noi, loro, gli altri” ed “È finita la pace”, con cui abbraccerà il pubblico dal suo mega palco piazzato in mezzo alla platea per guardare a uno a uno negli occhi i fan innamorati pazzi di lui.

«Marra Palazzi25 conclude un anno straordinario: dopo il tour negli stadi e ora con il tour nei palasport - racconto Marracash - chiudo la Trilogia con un libro e la ristampa dei tre dischi che la compongono. Questo viaggio non è stato non solo un percorso artistico, ma anche profondamente personale, dove ho avuto modo di conoscermi meglio, capire chi sono e cosa è importante per me. Dopo il Marra Stadi25, in cui Fabio e Marracash si sono finalmente ricongiunti, nei palazzetti porto uno show pensato per essere ancora più vicino al mio pubblico: una grande festa costruita per essere vissuta insieme, in cui posso godermi personalmente ogni canzone insieme a chi ha condiviso con me questo viaggio».

Lo show, infatti, sviluppa un racconto suddiviso in sei capitoli intorno alle due identità dell’artista, quella di Fabio Bortolo Rizzo (vero nome dell’artista nato a Nicosia nel 1979) e di Marracash, attraverso il repertorio dei suoi più grandi e recenti successi che compongono la Trilogia di album. A completare lo show, un corpo di ballo con dieci ballerini diretto dai coreografi Carlos Kahunga Kamizele e Ricky Benetazzo, una band dal vivo composta da quattro elementi e una serie di performer e personaggi scenici che si alterneranno sul palco, mentre sullo sfondo domineranno tre imponenti robot alti dai tre ai sei metri, per un impatto visivo e narrativo straordinario. E, naturalmente, la presenza di Mind Industries, un’entità creata appositamente e incaricata del “Monitoraggio interiore per la neutralizzazione del distacco”.

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