Cerca

PRIMO CASO AL MONDO

Sterile per una malattia rara, diventa mamma con la fecondazione assistita

Una donna affetta dalla Sindrome di Alström è riuscita a diventare mamma al Sant'Anna di Torino

Sterile per una malattia rara, diventa mamma con la fecondazione assistita

Daniela, ancora sembra non crederci. «Sono diventata mamma quando credevo non ci fosse alcuna possibilità, non smetterò mai di ringraziare i medici del Sant'Anna». Già, perché il suo è il primo caso al mondo di parto per una paziente affetta da Sindrome di Alström: una malattia genetica rarissima, grazie ad un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita. La donna, 32enne della provincia di Torino, ha partorito infatti un bellissimo bimbo di 3,5 chilogrammi nonostante avesse alle spalle una storia di infertilità durata diversi anni, che si è conclusa con il più lieto degli esiti presso la Ginecologia e Ostetricia Universitaria dell'Ospedale Sant'Anna della Città della Salute di Torino, diretta dalla professoressa Chiara Benedetto. La sindrome di Alström è una malattia rarissima che conta pochi casi al mondo, caratterizzata da alterazioni di molti organi. Si manifesta con gravi problemi di vista e udito, tendenza all’obesità, diabete, disfunzioni cardiache, renali ed epatiche e, spesso infertilità. La sindrome di Alström è una malattia rarissima che conta pochi casi al mondo, caratterizzata da alterazioni di molti organi. Si manifesta con gravi problemi di vista e udito, tendenza all’obesità, diabete, disfunzioni cardiache, renali ed epatiche e, spesso infertilità.

«Nel caso specifico è stato necessario eseguire una "fecondazione in vitro" e, in particolare, l’iniezione diretta degli spermatozoi all’interno degli ovociti della donna. La paziente nel suo percorso di trattamento è stata sottoposta a stimolazione ovarica, recupero chirurgico degli ovociti, fecondazione e diagnosi genetica preimpianto rivolta alla ricerca di eventuali alterazioni del numero di cromosomi degli embrioni» spiegano dal Sant'Anna. Una volta ottenuto il risultato delle indagini genetiche, è stato eseguito il trasferimento in utero di un singolo embrione che ha dato esito alla gravidanza, conclusasi con successo con il parto di un neonato in ottima salute. Il percorso di Procreazione Medicalmente Assistita è stato seguito dal dottor Andrea Carosso, che fa parte dell’équipe del Centro di Pma, afferente alla Ginecologia e Ostetricia Universitaria di cui è referente il dottor Gianluca Gennarelli. La gravidanza è stata seguita in collaborazione con l’équipe dell’ambulatorio di gravidanze a rischio, di cui è referente il professor Luca Marozio.

A 38 settimane, un lieve peggioramento delle funzioni cardiovascolari e metaboliche materne ha indotto l’équipe della professoressa Benedetto a programmare l’espletamento del parto cesareo, con il supporto dell’équipe anestesiologica, diretta dalla dottoressa Simona Quaglia. Il neonato è stato preso in carico dalla Neonatologia Universitaria diretta dalla professoressa Alessandra Coscia. Poi, però, mamma e neonato sono rientrati a casa dopo pochi giorni in ottime condizioni.

«Ancora un parto che ha del miracoloso. Un primo caso al mondo che ha permesso ad una donna affetta da una rarissima Sindrome di essere seguita nel tempo dai nostri professionisti e di poter mettere al mondo con successo un bel maschietto sano» commenta il direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino, Luigi La Valle. «Ancora una volta la Città della Salute di Torino conferma di essere un'eccellenza a livello italiano e mondiale in tutti i campi della sanità. Complimenti al lavoro sinergico delle numerose équipes che hanno partecipato a questo straordinario parto. E buona vita a mamme e neonato».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.