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L'aggressione

Invalida aggredita sul tram strapieno: «Mi hanno presa a calci e pugni sul 4» - IL VIDEO

La vittima, una donna di 57 anni, si è difesa con una stampella: «Nessuno mi ha aiutata»

Le hanno tirato i capelli, l’hanno strattonata e presa a calci e pugni. Neanche fosse un oggetto. Pochi minuti di paura, in cui lei - Giovanna C., 57 anni - non ha capito più nulla. «Mi sono difesa usando la mia stampella, non avevo altro» ammette, spaventata, alcuni giorni dopo l’accaduto. E tutto perché la sua carrozzina elettrica occupava troppo spazio a bordo del tram 4 (per altro strapieno a causa del solito sciopero).

E’ davvero incredibile il racconto di questa donna, una signora invalida residente nelle case popolari di borgo Aurora. Un fatto avvenuto lunedì mattina, intorno alle 11.15, quando la signora - salita sul tram in direzione Centro -, è stata aggredita da alcuni sconosciuti mentre tentava di raggiungere la postazione destinata ai disabili.

Aggredita sul 4

«Il mezzo era strapieno, c’era lo sciopero e io dovevo recarmi a una visita odontoiatrica - racconta Giovanna -. Sono entrata con la carrozzina, come sempre, e dopo qualche minuto mi sono sentita sballottare a destra e a sinistra». Dietro di lei c’erano alcune persone: sicuramente un uomo e una donna. «Lei la saprei anche riconoscere, mi ha tirato i capelli e ho avuto paura - rivela -, perché sono reduce da un’operazione per rimuovere delle cisti». Ma non finisce qui. Per la fretta di scendere e, forse, arrabbiati per l’assenza di altri mezzi pubblici altri passeggeri hanno cominciato a inveire contro la donna. “Signora si sposti” o anche “Signora mi sta facendo male”. Minacciandola e insultandola.

La carrozzina della donna

«Qualcuno mi ha anche spintonato - ricorda -. Poi sono arrivati calci e pugni. Oggi fatico a ricostruire la vicenda e non ricordo i loro volti. Ho male al collo e temo che dovrò tornare in ospedale». Giovanna si è difesa usando la sua stampella. L’unica “arma” a sua disposizione in quel momento. «Nemmeno l’autista mi ha difeso. Sono davvero molto arrabbiata» sbotta la donna. «Volevo solo occupare il mio posto, non dare fastidio. Anch’io pago il biglietto come tutti gli altri».

La rabbia

A pochi giorni di distanza dall’episodio, sola nella sua casa, Giovanna non fa marcia indietro. «Farò denuncia alla polizia - spiega -, e poi presenterò le mie rimostranze al Gtt. E’ una vergogna che una disabile non possa viaggiare tranquilla su un mezzo pubblico». Giovanna - che presenta una protesi alla gamba e problemi alle vertebre - se l’è vista davvero brutta. «Sono piena di dolori, su questa maledetta linea 4 servono i controllori».

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