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Pestato a sangue dai pusher che tentano di strangolarlo - IL VIDEO

Ecco cos'è successo a Torino sud la scorsa notte

Pestato a sangue per la droga. Vittima, un maghrebino, picchiato da un gruppo di centrafricani in zona Lingotto, di notte. Un pestaggio fatto di pugni, calci in faccia e pure tentativi di strangolamento e soffocamento tra mani e ginocchia alla gola. Una scena surreale filmata dai residenti dei palazzi di zona, avvenuta all’incrocio tra corso Maroncelli e via Canelli alle quattro di notte e che ha richiesto l’intervento della polizia.

I residenti, ora, si sono “coalizzati” raccogliendo le firme e compilando un esposto collettivo, inviato poi alla Questura. «Poniamo alla vostra attenzione accadimenti inerenti una vicenda personale - questo l’incipit dell’esposto - affinché possano essere eseguiti gli opportuni accertamenti». Il documento prosegue denunciando il raduno degli spacciatori - da cui è scaturita l’ultima rissa - davanti ad alcuni bar di zona: «Locali frequentati da pusher, che creano grave disagio ai residenti, senza dimenticare che gli avventori fanno schiamazzi a tarda notte all’uscita dal locale». Firmato, i residenti dei palazzi di corso Maroncelli, via Canelli, via Onorato Vigliani e via Nizza. Insomma, da chi abita nell’area attorno a piazza Bengasi, che nonostante la riqualificazione con l’arrivo della metropolitana e la sistemazione dell’ex Dazio, continua ad essere critica per la presenza continua degli spacciatori.

Spacciatori che poi provocano la rissa di cui sopra, scaturita con ogni probabilità per motivi di droga. «Dammi dieci euro», intimavano i pusher alla vittima, con ogni probabilità un cliente che era venuto ad acquistare lo stupefacente. Spintoni, poi calci al volto anche quando il malcapitato era a terra. L’uomo ha provato a resistere alla furia dei pusher, in particolare di uno che ha anche tentato di strangolarlo e poi di soffocarlo mettendogli un ginocchio alla gola. «Se tu mi lasci te li do (i soldi ndr)», intimava la vittima agli aggressori. Il tutto sotto lo sguardo attonito di un amico. Ad un certo punto, uno dei pusher prende per il collo la vittima e la butta a terra. In quattro lo prendono a calci e pugni. «Non respira, fermatevi», intima l’amico del nordafricano, il quale prima di perdere i sensi ha urlato «polizia». E la polizia è arrivata, ma quando la scena era ormai deserta. Tutti si erano dileguati, i pusher a bordo dei monopattini e la vittima era stata portata via dall’amico. Un episodio sconcertante, ma non così raro come assicurano quelli che vivono in zona, che ora chiedono aiuto per fermare l’illegalità.

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