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il giallo di salassa

Morto per esorcismo, la vicina: «L'ho sentito gridare "Aiuto!" e ho chiamato i carabinieri»

Parla Valentina, che vive nello stesso palazzo dov'è morto Khalid, 43 anni, per un esorcismo finito male

Valentina Ruggiero è vicina di casa di Khalid Lakhrouti, il 43enne morto a Salassa per un esorcismo finito male. Valentina conosceva bene la famiglia della vittima: «Abito qui da due anni e Khalid viveva già nel palazzo. Ci salutavamo, ma non dava molta confidenza. Però c’era qualcosa di strano. Una sera prima del 10 febbraio (giorno della morte dell’uomo, ndr) ho chiamato i carabinieri - racconta Valentina - perché sentivo urlare “aiuto!”. Non in arabo, ma in italiano, e mi sono insospettita, perché significava che quella persona voleva attirare l’attenzione dei vicini perché stava male». E la sera dell’esorcismo fatale? «Ero tornata dal supermercato. Sono scesa perché sentivo gente piangere e l’ambulanza in strada. Il fratello Nourdinne mi ha detto “Khalid è morto per un attacco di cuore”. L’imam è arrivato il giorno dopo, prima non l’avevo mai visto».

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