Cerca

Il video

Le immagini commoventi di Camilla che allatta un cucciolo di riccio

Lo ha trovato in giardino, lo ha nutrito, svezzato , poi lo ha rimesso in libertà e lo ha chiamato Spino

Una giorno, tornando a casa da scuola, Camilla che frequenta l'ultimo anno del Liceo Classico al Botta di Ivrea, ha trovato in giardino un cucciolo di riccio. Lo ha salvato, lo ha nutrito, lo ha sevezzato e poi lo ha rimesso in liberta. "Ogni tato torna a trovarmi, una capatina veloce per mangiare qualcosa e poi se ne va. Tra poco andrà in letargo, e ci rivedremo in primavera". Dove lo hai trovato: "Nel giardino, vicino alla vite, era piccolo, abbandonato e affamato. Mi sono subito documentata e ho comprato del latte Esbilac, l'unico che può essere somministrato a queste piccole creature. Ho controllato che non avesse zecche o altri ospiti indesiderati e così l'ho tenuto con me per un po', in una scatola con un panno di lana e foglie, perché i ricci devono stare al caldo. E' rimasto con me fino a quando gli sono cresciuti i denti e ha cominciato a cibarsi da solo. Per lui catturavo qualche piccolo insetto, preparavo pezzettini di mela e altro". Perché non lo hai tenuto? "Questi ricci sono animali protetti e devono vivere liberi, sono intervenuta solo in un momento di emergenza, poi l'ho liberato. Il riccio non è un animale domestico come un cane o un gatto". Camilla lo ha salvato, "e gli ho anche dato un nome: Spino. Spero di rivederlo in primavera, chissà...". Cosa farai all'Università? La veterinaria? "Sarebbe bello, amo gli animli e me ne prendo cura, ma ancora non ho deciso. Ora penso alla Maturità".

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.