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Incidenti ad alta quota
28 Maggio 2025 - 12:55
Un’escursione di svago si è trasformata in una sfida estrema per un parapendista nella regione nord-occidentale della Cina, dove è stato improvvisamente trascinato da una corrente ascensionale all’interno di una nube fino a raggiungere la vertiginosa altitudine di 8.598 metri sopra i monti Qilian, situati al confine tra le province di Qinghai e Gansu. L’evento, avvenuto lo scorso sabato e ripreso in un video dallo stesso protagonista, ha spinto le autorità locali ad aprire un’indagine ufficiale.
Secondo quanto riferito dal Guangming Daily martedì, l’uomo è stato sollevato da correnti d’aria calda fino a quota quasi himalayana, superando gli 8.000 metri, prima di riuscire, contro ogni previsione, a riprendere il controllo del parapendio e ad effettuare un atterraggio sicuro. Il filmato mostra momenti intensi, con evidenti segnali di ipossia e congelamento.
“È quasi un miracolo che sia uscito vivo da questa esperienza,” ha commentato Ou, un esperto di parapendio intervistato dai media locali. “A quelle altitudini, il freddo e la scarsità di ossigeno mettono in grave difficoltà anche i piloti più esperti. La sua resistenza psicologica è stata davvero eccezionale.”
Le prime ricostruzioni rivelano che il parapendista possedeva una licenza valida, ma non avrebbe presentato il piano di volo né ottenuto l’autorizzazione per utilizzare quello spazio aereo, come invece previsto dalla normativa cinese, riportato da Jiupai News. Questo particolare ha suscitato dubbi sulla regolarità dell’attività e ora è sotto accertamento da parte delle autorità.
Le regole nazionali sugli sport aerei impongono infatti che ogni volo venga autorizzato preventivamente dal controllo del traffico aereo, pena sanzioni che possono arrivare fino a conseguenze penali. Stando al rapporto, il decollo è avvenuto a più di 3.000 metri di altitudine.
Da quel momento, un malfunzionamento del parapendio ha causato una perdita di controllo, provocando una rapida ascesa di oltre 5.000 metri. Nonostante le temperature estreme, stimate intorno ai -40°C, e la mancanza quasi totale di ossigeno, il pilota è riuscito a mantenere la coscienza fino all’atterraggio.
Nel video, il pilota racconta di aver subito un grave congelamento alle mani dopo aver dimenticato di rimettersi i guanti. “Ho mantenuto le comunicazioni radio durante tutta la durata del volo,” spiega. “Anche i piloti più esperti si preparano per condizioni di freddo intenso già a 2.000 metri, dove il clima è severo,” aggiunge Ou.
“A 8.000 metri si entra in una zona di altissimo rischio, con freddo estremo e ossigeno quasi inesistente.” Le indagini continuano per verificare eventuali violazioni delle norme e responsabilità. Nel frattempo, l’episodio è già stato riconosciuto come uno dei più straordinari mai registrati nel campo del parapendio estremo.
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