Centrobloccato dalla manifestazione contro il carcere duro, con gli anarchici che hanno lanciato bottiglie, petardi e bombe carta in direzione di cronisti e forze dell’ordine. E un operatore Rai, per evitare di essere colpito, è caduto: ha sbattuto volto e mani a terra, fratturandosi un mignolo e andando al vicino ospedale Gradenigo per essere medicato. Erano quasi 500 i partecipanti al corteo organizzato per ieri pomeriggio a sostegno di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto a Sassari che rischia l’ergastolo per aver messo due bombe davanti alla caserma allievi carabinieri a Fossano nel 2006. Da quasi tre mesi è in sciopero della fame per protestare contro il regime di 41 bis cui è sottoposto (il cosiddetto “carcere duro”). L’appuntamento per sostenere la sua battaglia era alle 15 in piazza Castello: «Altri detenuti hanno iniziato uno sciopero della fame per solidarietà - sottolineano gli organizzatori con un volantino firmato Federazione Anarchica Italiana e intitolato “Per una società senza galere” - Noi sosteniamo la loro lotta per rivendicare condizioni di vita meno opprimenti, per la chiusura definitiva del 41bis e degli altri regimi di carcerazione speciale». Alla manifestazione erano presenti anche esponenti dei gruppo No Tav, dell’Askatasuna di corso Regina Margherita e di forze politiche come Rifondazione comunista, Potere al Popolo e Radicali. La loro protesta si è trasformata in un corteo blindato dalle forze dell’ordine, che hanno chiuso ogni uscita da piazza Castello. Escluso viale Primo Maggio, la discesa che costeggia i Giardini reali e porta a corso San Maurizio: qui si sono registrati i massimi momenti di tensione, quando il fronte del corteo ha lanciato bottiglie, petardi e bombe carta in direzione di polizia e carabinieri. E ci ha rimesso un operatore della Rai, che è caduto mentre correva per evitare di essere colpito: sbattendo viso e mani, si è ritrovato con il mignolo rotto. La manifestazione, con fumogeni e cori a sostegno di Cospito, è poi andata avanti lungo corso Regina Margherita fino al mercato di Porta Palazzo e all’incrocio con via Cigna. Infine, dietrofront e conclusione di nuovo in piazza della Repubblica. A corteo terminato, il bilancio parla del centro bloccato e traffico deviato in più punti per circa quattro ore, con passanti e mezzi pubblici costretti a cambiare percorso o subire gli spostamenti dei manifestanti. I quali hanno anche nuovamente lasciato il segno del loro passaggio lungo il tragitto: lo dimostrano i volantini lanciati a terra, le scritte e i volantini sui muri. Che danno appuntamento per un altro corteo contro il 41 bis oggi, a Milano.
IL VIDEO DEL CORTEODEGLI ANARCHICI (di Antonino Di Marco):
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