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La tradizione

Natale, ecco cosa chiedono i torinesi

Le letterine appese al grande albero nell'atrio della stazione di Porta Nuova

I torinesi aspettano il Natale, con le letterine a Babbo Natale appese al grande albero all’ingresso della stazione Porta Nuova. Speranze, desideri e sogni per il 2025, affidati all’albero, c’è chi chiede felicità e salute per l’anno nuovo, chi spera di trovare il vero amore, chi vorrebbe un mondo senza guerre e violenze, ma anche desideri più semplici, come superare l’esame di scuola guida o un esame universitario. C’è chi ringrazia per aver trovato un lavoro o aver raggiunto dei traguardi e chi lamenta la perdita di persone care. C’è questo e molto altro, appeso ai grandi rami dell’albero nell’atrio della stazione, desideri e speranze per il nuovo anno, appesi fra le lucine e le decorazioni natalizie.

«Caro Babbo Natale, dacci un amore non scomodo – recita una letterina – no casi umani, corrisposto e tanta fortuna in amicizia». Manu, invece, scrive: «Questo è stato un anno pesante, pieno di notizie tristi e con qualche persona in meno nella mia vita. Desidero ritrovare una felicità grande e autentica, ma soprattutto mi auguro che la mia famiglia e le persone a me care stiano bene». Un’altra letterina recita: «Caro Babbo Natale, ti chiedo soltanto che questo 2025 possa portare finalmente un po’ più di equilibrio. Poi ti chiedo la cosa più preziosa: che i miei occhi non peggiorino, c’è ancora tanto da vedere! Buon Natale a tutti noi, con la speranza che l’amore prevalga sempre».

Il contesto attuale, poi, non fornisce grandi sicurezze. Desi ha scritto, nella sua letterina: «Caro Babbo Natale, per questo natale desidero la certezza che serve per affrontare questo complicato mondo degli adulti e trovare qualcuno con cui condividere le piccole cose belle della vita». Marinella, poi, spera per il prossimo anno che le violenze sulle donne e i maltrattamenti sui cani cessino e che alle persone venga voglia di aiutare chi è più in difficoltà. Ma ci sono anche desideri legati alla location, nelle letterine a Porta Nuova: «Caro Babbo Natale, tu che realizzi i desideri più impossibili, fai arrivare in orario sti cavolo di treni!».

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