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La tragedia sul lavoro

Morte di Andy sul cantiere Pnrr, il sindaco: "Abbiamo attivato tutti i canali"

Critica la replica del consigliere di Fratelli d'Italia Ferrante De Benedictis, che ha richiesto al sindaco le comunicazioni: "Vogliamo sapere una serie di cose. La Città è committente. Non si può sempre parlare di "fatalità"

“Siamo ancora nell’imminenza delle diverse questioni, ho contattato il nostro ambasciatore Roberto Mengoni in Nigeria, con il quale abbiamo avuto modo di esprimere lo sconcerto per questo fatto e chiedere che vi sia anche un’assistenza da parte dell’Ambasciata d’Italia in Nigeria nei confronti della famiglia di Andy”. A darne comunicazione questo pomeriggio in Consiglio comunale è il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, dopo aver osservato un minuto di silenzio per la tragica scomparsa dell’uomo nigeriano di 42 anni, Andy Mwachoko, morto mentre svolgeva il suo lavoro all’interno del cantiere di Torino Esposizioni.

L’operaio nigeriano, padre di tre figli, che sabato mattina sarebbe rimasto schiacciato dal maxi-cantiere del PNRR a Torino Esposizioni, al civico 17 di corso Massimo d’Azeglio. Il sindaco ha assicurato l’attivazione della Città sul tema: “Su tutti i canali su cui potevamo attivarci”.

Ma il consigliere di Fratelli d’Italia Ferrante De Benedictis, che ha richiesto al sindaco le comunicazioni, per il momento non sembra soddisfatto: “Sui fatti non ha detto nulla. Al sindaco chiediamo un impegno diverso, perché la Città è committente. Vogliamo sapere una serie di cose. Non si può sempre parlare di ‘fatalità’”, afferma. E sottolinea la necessità di investire sulla cultura della sicurezza. “È questo il tema fondamentale”, spiega.

Nel frattempo, il Consiglio ha disposto un approfondimento presso le commissioni all’Urbanistica e al Lavoro nei prossimi giorni, mentre i tecnici dello Spresal dell’ASL e gli agenti del commissariato di Barriera Nizza cercano di capire cosa è successo e se qualcuno possa avere delle responsabilità.

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