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L'INTERVISTA
19 Aprile 2023 - 15:56
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida parla di "sostituzione etnica" in occasione del congresso della Cisal e scoppia la polemica. «Non possiamo arrenderci all'idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada» aveva spiegato l’esponente di Fratelli d’Italia.
«Noi crediamo che l’immigrazione possa essere una grande opportunità per il Paese, ma occorre cambiare il modo di affrontare la questione» commenta il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. «Servono processi di inclusione – prosegue il primo cittadino -. Non si può, dopo vent’anni, continuare a parlare e ragionare per emergenza. Occorre pensare all’immigrazione come a una opportunità e perché questo avvenga servono dei cambi culturali nel nostro Paese. A partire da una modalità con un cui gli immigrati possono inserirsi nella nostra comunità, attraverso la cittadinanza». Il primo pensiero poi è rivolto ai bambini. «Sono circa a 800mila i bambini in Italia che frequentano le scuole e non hanno la cittadinanza – spiega Lo Russo -. Crediamo che i tempi siano maturi affinché questi bambini ,che già vivono e si stanno formando in Italia, possano acquisire attraverso lo Ius Scholae la loro cittadinanza».
Contemporaneamente l’assessore comunale al Welfare Jacopo Rosatelli bolla come «fascistoide e razziste» le misure «irresponsabili» messe in atto dal governo, unite alle parole di Lollobrigida. «Sono affermazioni che non condividiamo per nulla e sono anche un po’ fuori luogo in un momento in cui servirebbe riflettere in maniera cauta» commenta ancora Lo Russo. E ancora il sindaco: «Serve dare risposte ai problemi del Paese e le questioni più importanti non si risolvono tramite slogan. La politica oggi è chiamata a dismettere i panni dell’ideologia e a occuparsi dei cittadini e delle cittadine».
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