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Il reportage

Sorrisi, qualità e spirito di famiglia: la formula vincente di Prestofresco

Nel supermercato di via Capelli 67 si respira l’atmosfera delle vecchie botteghe di quartiere

Serena ha il sorriso schietto di una ragazzina mentre porge la confezione di biscotti alla signora Maria che invece di anni ne ha un bel po’, ed è impacciata nel raccogliere la spesa da infilare nel sacchetto di Prestofresco. Lei l’aiuta e mentre lo fa le chiede se il mal di schiena la tormenta ancora. Sembrano nonna e nipotina, si danno persino del tu. Come fossero in famiglia e non alla cassa di un supermercato. È quasi mezzogiorno e in via Capelli al 67 c’è un po’ di coda, anche fuori, sulla strada. Entra una signora con un cagnolino nero, «Vieni piccolo, dice Emilio, il responsabile del negozio, so che vuoi un bocconcino».


La signora ringrazia a bassa voce, il barboncino scodinzola felice. Se non fossi lì, in piedi ad aspettare il mio turno, penserei ad una scena costruita, come si fa per acchiappare il pubblico con la pubblicità. Ed invece è tutto vero, spontaneo e naturale. A dimostrare che anche sotto l’insegna di un grande marchio si può ritrovare un clima amichevole, o meglio ancora uno spirito famigliare che sorprende piacevolmente la clientela. Così mi viene in mente un vecchio slogan che andava di moda in tivu: qui trovi qualità e cortesia. E anche buoni prezzi, dice ancora Emilio che non nasconde la sua passione per la Juventus, e mostra l’ultimo volantino con le offerte della settimana.


«Sono numerose e molto convenienti e poi al banco della gastronomia c’è di che stuzzicare lo stomaco, magari seguendo qualche consiglio di Lorenza e di Monica». Scopro così un piccolo segreto di questo Prestofresco: sono solo in quattro a gestirlo e ad accogliere i clienti. Di qui forse questo tratto famigliare che una cliente, Laura Romanelli, infermiera al Mauriziano, tiene a sottolineare spiegando che viene qui da anni ed è piacevole sentirsi accogliere con il proprio nome, scambiare due chiacchiere mentre aspetti alla cassa e ricevere anche qualche buon consiglio sulle ultime novità che ti aspettano lungo gli scaffali.

Alla fine tocca a me. A Serena chiedo come è andata la settimana. E lei risponde con un sorrisone che tradisce i suoi 18 anni appena compiuti. «Bene, è andata molto bene, le nostre offerte sono state gradite. Siamo tutti soddisfatti». Parla con disinvoltura, come se il negozio fosse anche un poco suo. E mi fa capire fino in fondo perchè questa formula di supermercato che in pratica ha conservato lo spirito delle botteghe di prossimità, ha così successo tra i clienti. Specie tra chi, diversamente giovane, qui trova persino un po’ di famiglia. Magari grazie anche a quel volantino di Prestofresco che abbiamo allegato al nostro giornale.

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