“Mexican Blood”: quando l’arte racconta il Messico dell’anima

C’è un Messico che non si trova sulle mappe. È fatto di luci roventi, paesaggi interiori e parole che bruciano lente, come il Mezcal bevuto al crepuscolo. È questo il Messico evocato da “Mexican Blood”, la mostra fotografica e reading poetico-musicale che giovedì 26 giugno, dalle 18.00, animerà lo Spazio Musa di via della Consolata 11, a Torino.

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Un progetto che mescola linguaggi e sensazioni: le fotografie scattate da Valerio Vigliaturo durante un viaggio nella Riviera Maya si intrecciano con i versi della sua raccolta poetica IOdrama, pubblicata da Ensemble Edizioni. A dare corpo e voce a questa narrazione visiva sarà una performance dal vivo, con lo stesso Vigliaturo accompagnato da Ivan Pisino in una lettura scenica dove poesia e musica si fondono.

“Richelmy Gallery”: quando l’arte prende vita nei volti degli ospiti delle RSA

Fino al 10 luglio, una mostra che trasforma i capolavori dell’arte in esperienze personali, raccontate dai residenti della Residenza Richelmy, dove la creatività non ha età

La sezione centrale della raccolta, da cui l’intero evento prende il nome, Mexican Blood, è un viaggio nell’intimità dell’“io”, in un confronto profondo con forze invisibili che sembrano dirigere il destino. Ma la voce del poeta non resta chiusa in sé: cerca la condivisione, si espande verso l’altro, fino a diventare esperienza collettiva.

Oltre all’intensità delle immagini e delle parole, la serata offrirà anche un piccolo rituale sensoriale: un cocktail a base di Mezcal, distillato messicano per eccellenza, per accompagnare il pubblico in questo attraversamento poetico ed emotivo.

La direzione artistica è a cura di Francesco Longo. Info: 3470886634. Un’occasione per lasciarsi attraversare da un tramonto che è anche metafora dell’anima.