Al via il
consiglio confederale regionale della UIL a Torino. Il segretario generale
Pierpaolo Bombardieri ne ha approfittato per fare il punto della situazione su alcuni temi caldi della situazione economica torinese. Si parte dalla questione auto e dalle proteste studentesche: "
Torino deve rimanere centrale nel mondo dell'automotive, ci aspettiamo questo dal piano
Stellantis. E sugli studenti siamo con loro, l'alternanza e gli stage nascondono il lavoro nero dei ragazzi".
Quindi nel dettaglio: "Chiediamo al
Mise di aprire un tavolo serio e puntuale sull'automotive. I segnali non sono sufficienti, l
'Italia deve decidere come vuole muoversi. La
Francia lo ha già fatto. Latitano piani strategici, occorre decidere come e cosa produrre in
Italia e in
Europa, l'automotive rappresenta un asset strategico per il Paese. Dal
Piano strategico di Stellantis ci aspettiamo una conferma sul piano occupazionale, che rispetti la tradizione di questo territorio, dell'
Italia e di
Torino. Ma il discorso riguarda tutte le città che in qualche maniera sono legate a
Stellantis e all'indotto auto. È importante affrontare il piano industriale di Stellantis accompagnandolo a una seria politica industriale che dia risposte rispetto ai percorsi e agli obiettivi che si vuole perseguire, dai microchip alle batterie, alle colonnine di ricarica e a tutto ciò che riguarda la filiera. È una scelta che riguarda tutto il governo, deve darsi una mossa".
Bombardieri ha parlato anche del tema sicurezza sul lavoro, a cui
Torino è particolarmente sensibile dopo la tragedia di
via Genova: "Si tratta di un tema che era stato dimenticato, ora è tornato di attualità, citato anche dal presidente
Mattarella e da
Papa Francesco. Servono più controlli, ma anche il coinvolgimento delle scuole - osserva
Bombardieri - Bisogna rompere la logica del profitto che vale più della vita umana e occorre eliminare le forme di lavoro precarie, soprattutto per i ragazzi che iniziano a lavorare".
Infine sugli studenti: "Protestano e hanno ragione, stanno vivendo un periodo che toglie loro speranze di lavoro, di pensione e non solo. Siamo con loro e non da oggi. Da tempo abbiamo denunciato che stage e alternanza sono strumenti per far lavorare i ragazzi in nero".
Fotogallery a cura di Tonino Di Marco
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