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Mamme ribelli senza paura. L’ironia e la grinta di Giada

L. Giada Sundas è la mamma più famosa del Web. I suoi post su Facebook sulla sua esperienza di madre hanno avuto migliaia di condivisioni, come il suo manuale on line “Vita con la panza”, diario di maternità in tempo assolutamente reale. “Le mamme ribelli non hanno paura” (Garzanti, 16,40 euro) è il suo primo romanzo. Un debutto che partendo dalla vita parla al cuore di tutti. Un piccolo regalo a una bimba di due anni, sua figlia, perché possa scoprire un giorno come è venuta al mondo, da quale amore, da quali errori, da quali scelte. Una storia sulla maternità, quella vera che si fa passo dopo passo, fatica dopo fatica, felicità dopo felicità.

Ma è anche una storia sincera fino alla brutalità. Perché Giada Sundas non ha paura di dire che «la maternità alle volte è anche una rottura di scatola» . Quindi, mamme reali che si staccano dall’immagine da spot o da Mulino Bianco. Mamme in trincea. «Ci sono stati giorni - scrive - in cui ho organizzato complicate attività ludico-pedagogiche, altri in cui ti ho convinta che passare l'aspirapolvere fosse il massimo dello spasso; ci sono stati giorni in cui ho organizzato una linea d'azione la sera prima, altri in cui ti ho tirato giù dal letto urlando, fatto fare colazione con gli avanzi di cibo trovati in macchina e ti ho lavato la faccia nella fontanella della scuola; ci sono stati giorni in cui ho preparato una complessa ricetta, ripagata con la totale indifferenza, altri in cui ho ricevuto i complimenti per i fusilli olio e parmigiano».

Giada ha cominciato a essere madre appena ha sentito il cuoricino di Mya battere dentro di lei. Poi, una volta che la piccola era venuta al mondo, ha studiato tutti i manuali esistenti in commercio e ha ascoltato ogni consiglio. Affinché la sua bimba fosse al sicuro, protetta, amata. Eppure non sempre tutto le veniva come era scritto in quei libri o come le avevano detto di fare. Ed è stato allora che ha capito una grande verità: che non esistono regole, leggi, dogmi imprescindibili. Il mestiere di madre si fa ogni giorno, si impara sul campo. Non c’è una ricetta, nessuno la conosce. Le risposte sono dentro ogni madre, sono lì, nel profondo dove risiede l’istinto. E dove ci può essere l’ironia, la leggerezza di crescere con la propria creatura, soprattutto quando si diventa madri così giovani come la Sundas.

«Io sono un’eccezione - ha raccontato Giada ai giornali - le mamme giovani sono pochissime, l’età di concepimento si è significativamente alzata ed è un dato di fatto. Comunque, la maternità ci rende meno simpatiche, più nervose e irritabili. Non è colpa nostra, è che rispondere a trecento “perché” al giorno ci rende un po’ provate. Sarà anche per questo che in Italia non si fanno più figli, perché leggono i miei post» ironizza. «La donna si è evoluta: oggi sa che non basta mezz’ora al giorno di Tesmed per riacquistare la forma fisica post parto, bensì tre ore di Zumba e un’alimentazione di licheni e sementi». E ancora: «La precarietà dei posti di lavoro. I contraccettivi costano meno dei pannolini e, solitamente, il Tigotà li mette in offerta nella stessa settimana».

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