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Scontri contro il corteo di CasaPound: 4 arresti a Torino. Digos in casa della maestra che minacciò gli agenti [FOTO E VIDEO]

Perquisizioni e arresti da parte degli agenti della Digos sono scattati, questa mattina, a Torino in relazione agli scontri del 22 febbraio scorso nel capoluogo piemontese quando, nel corso di una manifestazione antifascista di alcune centinaia di attivisti dei centri sociali e antagonisti, furono lanciate bottiglie, sassi e petardi contro le forze di polizia.

LA PROTESTA CONTRO L'INIZIATIVA DI CASAPOUND Gli antagonisti protestavano contro un'iniziativa elettorale del leader di CasaPound Simone di Stefano, ospitata nell'albergo Nh di corso Vittorio Emanuele. Gli incidenti provocarono il ferimento di sei poliziotti di cui uno, in particolare, colpito da una scheggia di legno di 4 cm alla coscia sinistra in seguito all'esplosione di una bomba carta alterata. Due furono i manifestanti fermati in quell'occasione.

IL POST DEL CENTRO SOCIALE ASKATASUNA Secondo quanto si apprende da un post pubblicato stamattina sulla pagina Facebook del centro sociale Askatasuna, sarebbero 8, in tutto, le persone coinvolte nel blitz della Digos. Tra loro anche uno studente delle scuole superiori, due studentesse universitarie, un carpentiere e un barista. Quattro le misure cautelari eseguite, di cui una in carcere, una agli arresti domiciliari e due con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutti i fermati sarebbero aderenti al centro sociale "Askatasuna".

IL MATERIALE SEQUESTRATO Nei loro confronti l'accusa, a vario titolo, di resistenza a pubblico ufficiale in concorso e lesioni aggravate. In carcere è finito Jacopo Araldi, studente di 18 anni. In casa sua, la polizia ha trovato 70 petardi di diverse dimensioni. Per Augusto Matheus Romualdo, brasiliano 23enne, invece sono scattati i domiciliari. In casa di un'attivista 22enne, sottoposta all'obbligo di firma con altre tre persone, la polizia ha sequestrato 800 adesivi con la scritta "qui abita un@ antifascista", riconducibili al movimento antagonista di Pavia. Infine l'ultimo obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è per un pluripregiudicato di 28 anni, anche lui militante del centro sociale Askatasuna, a cui la Procura contesta il reato di resistenza a pubblico ufficiale aggravata.

DIGOS IN CASA DELLA MAESTRA CHE MINACCIO' GLI AGENTI Tra le abitazioni perquisite questa mattina dagli agenti della Digos a Torino spicca anche quella di Lavinia Flavia Cassaro, la maestra elementare che, durante il corteo contro il leader di CasaPound, ha urlato e augurato la morte agli agenti polizia. La donna è indagata per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce. A suo carico è stato avviato anche un provvedimento disciplinare dell'ufficio scolastico regionale: il direttore ne ha proposto il licenziamento.

ASKATASUNA: "NESSUN RIMORSO E NESSUNA IPOCRISIA" "Nessun rimorso, nessuna ipocrisia da parte nostra". Così gli attivisti di Askatasuna commentano, in una nota stampa, le misure cautelari eseguite questa mattina dalla Digos di Torino. "Quel comizio - scrive Askatasuna riferendosi all'iniziativa di CasaPound - era un'indecenza. Abbiamo fatto la sola cosa che era giusta da fare: tentare di raggiungerlo per contestarlo".

L'ATTACCO A QUESTORE E PROCURA Askastasuna attacca il questore, la Procura, "i fascisti di CasaPound" e Renzi. "La guerra tra poveri - si legge nella nota del centro sociale - è l'ultima arma che resta a un sistema marcio per provare a salvarsi. Non ci stiamo a restare immobili davanti agli utili idioti che vomitano odio per fini elettorali e per il proprio tornaconto personale. Ai nostri posti ci troverete".

https://youtu.be/8rxLziBwBxw
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