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21 Dicembre 2022 - 07:13
Doveva essere una serata di festa. Qualche ora di divertimento, di assoluta spensieratezza, in compagnia degli amici e, forse, dei primi amori. Una serata cui non mancare, a costo di fare una bravata: “rubare” l’auto a papà e mettersi alla guida anche se ancora privo di patente. Una bravata che ha pagato con la vita.
Blendi Halili, 18 anni compiuti a gennaio, nato in Italia ma di origini kosovare, residente a Caselle, è morto carbonizzato ieri notte, attorno alle 3, dopo essersi schiantato alla guida dell’auto del padre, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione. Stava tornando da una festa con tre amici, feriti ma sopravvissuti allo schianto.
La tragedia è avvenuta in via alle Fabbriche, all’angolo con via Bona, lungo la strada che costeggia lo storico ex lanificio. Blendi, pur di andare a una festa di compleanno, ha preso le chiavi della Ford Ka del padre e si è messo al volante, nonostante fosse senza patente. Era iscritto a scuola guida ma non aveva neanche il foglio rosa, visto che non aveva ancora superato l’esame di teoria. Mentre i suoi genitori dormivano ignari, si è messo alla guida. Con lui, a bordo dell’auto, anche due 18enni e un 17enne, tutti residenti a Caselle.
Al termine della festa, in piena notte, lo schianto: l’auto, secondo una prima ricostruzione dei fatti, avrebbe invaso la corsia opposta di marcia, per poi finire contro il muro perimetrale dell’ex lanificio. I tre ragazzi che erano con lui sono riusciti ad uscire dal mezzo, mettendosi in salvo nonostante alcune ferite e fratture. Blendi, invece, è rimasto incastrato ed è morto presumibilmente sul colpo, prima che il suo corpo rimanesse carbonizzato all’interno del veicolo che ha preso fuoco.
A dare l’allarme sono stati gli stessi amici, che hanno chiamato i carabinieri e i loro genitori. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Caselle e Torino Centrale e i carabinieri della compagnia di Venaria Reale, che indagano sull’accaduto.
Nella notte, i militari sono andati in via Pirandello, per comunicare la drammatica notizia alla famiglia del 18enne, che fino all’anno scorso era uno studente dello Zerboni di Torino. Solo a quel punto i genitori si sono accorti che Blendi aveva preso le chiavi dell’auto.
I tre feriti si trovano in osservazione all’ospedale di Ciriè: tutti hanno delle fratture, oltre che delle contusioni. Ascoltati dai carabinieri nella giornata di ieri, hanno fornito versioni diverse sul luogo dove avevano passato le ore precedenti. Erano solamente concordi nel dire che stavano tornando da una festa con amici. Un piccolo mistero da chiarire in questa triste vicenda.
Nella mattinata di ieri, tantissimi amici e parenti si sono recati nella camera mortuaria di Ciriè, dove si trova il corpo di Blendi, attualmente a disposizione della procura di Ivrea. Chi lo conosceva ricorda Blendi come un ragazzo a modo, buono, voglioso di vivere, con tanti amici. «Una tragedia immane che lascia poche parole e tanto dolore. Siamo tutti vicini alla famiglia», commenta incredulo il sindaco di Caselle, Giuseppe Marsaglia.
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