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IL FATTO

Infiltrazioni e crolli nelle case Atc: «Qui ormai rischiamo la vita»

In via Cacciatori, a Nichelino, anche l’autoclave è rotta da tre anni e le bollette fanno paura

Infiltrazioni, tubazioni rotte, calcinacci che crollano dai cornicioni. Finestre pericolanti, che si sganciano dai cardini facendo temere per l’incolumità dei residenti. Com’è successo pochi giorni fa a una coppia di anziani inquilini e solo per caso si è evitata la tragedia. All’elenco, già corposo, si aggiungono i problemi alle caldaie così come all’autoclave, rotta da tre anni e collegata da un tubo di gomma.

Problemi che rendono difficile la vita quotidiana degli inquilini degli stabili Atc di Via Cacciatori 21, a Nichelino, interni dal 5 all’11 che lunedì si sono rivolti all’amministrazione affinchè si faccia carico della loro situazione. «Chiediamo interventi che risolvano definitivamente le varie problematiche e non interventi a spot, per sistemare un tubo o una finestra - chiariscono -. In altri condomini anche nel nostro stesso comprensorio è già stato fatto attraverso il Superbonus 110 o i fondi del Pnrr. Perché da noi no? Chiediamo giustizia sociale».

La richiesta, insomma, è che il Comune si faccia portavoce dei problemi e solleciti l’Agenzia per la casa affinchè trovi i fondi per le ristrutturazioni. «Il tema è drammatico - allarga le braccia il sindaco Giampiero Tolardo -. Il patrimonio gestito da Atc è molto vecchio non solo a Nichelino e, al di là di 110 e Pnrr, mancando per tanti anni la manutenzione ordinaria si arriva a dover fare investimenti anche molto onerosi. L’Agenzia sta facendo molti bandi, ma molti vanno a vuoto per il caro materiali o perché le società si ritirano». Soluzioni? «Abbiamo sentito il presidente (Emilio Bolla, ndr) credo ci sarà un sopralluogo già la prossima settimana, e io ci sarò, ma devono arrivare aiuti da Regione e Governo: nella legge di bilancio 2023 sono state fortemente tagliate le risorse sulla casa, come manutenzione e sostegno all’affitto».

E con l’inverno in arrivo c’è un altro capitolo che fa paura: quello del riscaldamento. Molti inquilini, già in arretrato con bollette da 2 e 3mila euro a carico non sanno se riusciranno a coprire il debito.

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