Cerca

DAL NOSTRO INVIATO

Maxi incendio in provincia, ecco cosa sappiamo

Vigili del fuoco ancora al lavoro per domare le fiamme dopo oltre 12 ore

«Difficile che un deposito di pedane in legno prenda fuoco da solo» diceva qualcuno guardando l'enorme massa di brace nel piazzale della Af pallet di Borgaro. Infatti l'ipotesi dell'incendio doloso sta prendendo sempre più piede mentre carabinieri e vigili del fuoco indagano su quanto accaduto a partire dall'1.30 della scorsa notte, quando una prima scintilla ha dato il via a un rogo che ha distrutto tonnellate e tonnellate di legname. La speranza è che le telecamere di videosorveglianza abbiano immortalato il passaggio dei piromani.

Le fiamme sono divampate intorno all'1.30 di stanotte, in un momento in cui non c'era nessuno nella sede della cooperativa che da 15 anni distribuisce pallet. Forse qualcuno, nonostante le recinzioni e il filo spinato, è riuscito ad accedere e appiccare il fuoco: un'ipotesi possibile anche alla luce dei precedenti episodi di incendi dolosi, che hanno distrutto cascine e aziende in mezza provincia. Negli ultimi mesi si sono registrati almeno una decina di episodi, da Rivoli a Poirino, praticamente tutti nelle notti fra sabato e domenica. E sempre coinvolgendo depositi esterni facilmente raggiungibili.

E' successo così anche stanotte nella zona industriale di Borgaro, dove sono andate a fuoco le cataste di pallet che la cooperativa Af aveva ammucchiato fuori dal capannone. La legna ha iniziato subito a bruciare e le fiamme, alte fino a 10 metri, si sono estese in un attimo in tutto il piazzale, coinvolgendo anche i camion parcheggiati a pochi metri di distanza. Per fortuna qualcuno ha notato il rogo e ha dato l'allarme: nel giro di pochi minuti sono arrivate le prime squadre di vigili del fuoco, cui si sono aggiunti supporti da mezza provincia per bloccare l'avanzare di quella che ormai sembrava una distesa di lava.

In tutto erano quasi cento i pompieri al lavoro su camion e autobotti, provenienti dalla centrale di Torino, da Volpiano, Bussoleno, Nole, San Maurizio canavese, Alpignano, Chivasso, addirittura Santena e Riva presso Chieri. Con loro anche il titolare e alcuni dipendenti dell'azienda.

Il grande lavoro dei vigili del fuoco, durato ancora per tutta la mattina, ha impedito all'incendio di propagarsi al capannone dell'Af e alle aziende vicine. Intanto sono partite le prime indagini dei carabinieri, con i tecnici dell'Arpa arrivati in mattinata per verificare eventuali pericoli per la salute. Che sono stati poi esclusi, come comunicato dal Comune con una nota pubblicata anche sulla pagina Facebook.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.