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Accademia Albertina

Ecco i giovani artisti di Casa Accademia

Alla scoperta delle opere di Cecilia Padovan e Sam Di Vito protagonisti del primo ciclo del 2024

La serata del 21 marzo 2024 ha segnato l'inaugurazione del nuovo ciclo espositivo di Casa Accademia, con l'entusiasmante mostra intitolata 'Arte in fuga: viaggio nell'immaginazione e nell'innovazione'. Curata con passione da Cecilia Padovan e Sam Di Vito, protagonisti con le loro opere, e sotto il coordinamento esperto di Elisabetta Ajani, scenografa di Albertina Produzioni, questa seconda edizione promette di ripetere il successo della prima, offrendo un'esperienza artistica unica e stimolante. Casa Accademia è la "creatura" figlia della sinergia tra Accademia Albertina, Azimut e Conserveria Pastis, un progetto che diventa la vetrina delle migliori ricerche dell’Accademia. Il progetto ospita un ciclo di mostre a cadenza settimanale, dedicate alle opere delle studentesse e degli studenti, con la curatela del corpo docenti.

L'idea nasce in collaborazione con l’artista Davide Bramante che, per due settimane durante l'autunno 2023, ha ospitato due artiste (Antonia Ricciardi e Annamaria Nicolussi Principe) selezionate tra i partecipanti di Casa Accademia. La residenza si è svolta a San Sebastiano Contemporary, Palazzolo Acreide (Siracusa). I lavori prodotti durante la residenza sono stati poi esposti a The Others durante la settimana dell’arte a Torino. Importante anche la location, con arredi curati al dettaglio, da cui si accede a una stanza: colma di opere, per questo esordio molte ispirate al cortometraggio di Samuele Di Vito, giovane regista emergente 24enne torinese che con la sua opera proprio in questi giorni partecipa ai David di Donatello e al festival G-Local. L’opera si intitola “La chiamata” ed è stata proiettata su schermo durante la mostra.

L’exhibition è stata apprezzata da decine e decine di passanti e curiosi, che entrando nella Conserveria Pastis, nel cuore di Torino, hanno potuto ammirare le creazioni sartoriali della Padovan, giovanissima designer che realizza capi unici con l'ausilio dell'intelligenza artificiale: è lei stessa a cucire gli abiti che le vengono disegnati dall'avanzata tecnologia. Padovan proprio a luglio presenterà la sua tesi di laurea, in scenografia cinema e tv, con una sfilata. "Non sono la prima a farlo" dice umilmente la 22enne che nonostante sia molto giovane, ha già un suo brand: "Lunatik", vestiti che ricordano le atmosfere di Londra e Berlino, sfumature cyber-punk e materiali moderni. "Mi sono ispirata ai rave techno" chiosa la talentuosa artista. In programma ci sono altri 9 appuntamenti, per un totale di 60 partecipanti, lo stesso numero dell'anno scorso.

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