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Giochi rotti e ascensori fermi: «Parco Dora è abbandonato»

ParcoDora

Sotto le rampe dello skatepark si possono trovare rifiuti di ogni tipo, decine di lattine, bottiglie di vetro e di plastica, sacchetti dell’immondizia, scatoloni di cartone e assi di legno abbandonate. Sulle rampe inoltre si sono formati dei veri e propri crateri mentre l’ascensore di fianco continua a essere fuori uso. Versa in queste condizioni l’area del parco Dora sotto il capannone dello strippaggio, il vero cuore pulsante dell’area verde che ha smesso di battere ormai da tempo. La percezione è quella dell’abbandono più totale.

E basta aguzzare la vista per rendersi conto che alcune zone nascoste sono occupate dai disperati. Le grate delle torri in cemento, sotto la passerella e ai piani superiori, sono state sfondate, e all’interno si sono formate delle vere e proprie narcosale, con rifiuti e siringhe sparse ovunque. L’arredo urbano del parco non esiste praticamente più. Sono stati rubati gran parte dei listelli di legno delle panchine, numerosi cestini e quasi tutti i tombini in ghisa. Poco più di un mese fa aveva addirittura preso fuoco una delle torri di fianco al capannone che ospitava il magazzino dell’associazione Taurus Mfc.

Il fatto, aveva suscitato l’indignazione dei presidenti delle circoscrizioni Quattro e Cinque che oggi tornano a ribadire la necessità di un intervento comunale. «Da quando la manutenzione è a carico del Verde centrale, la situazione peggiora a vista d’occhio» attacca il presidente della Quattro, Claudio Cerrato che chiede il ripristino delle rampe e dei giochi rotti oltre a «una maggior pulizia dell’area». Ancora più duro il presidente della Cinque Marco Novello che insieme a Cerrato aveva espresso la necessità dell’istituzione di organismo pubblico-privato per ravvivare il parco e, nel contempo, provvedere alla manutenzione.

«Il Comune non ci ha degnato di una risposta» protesta Novello che sottolinea «la necessità di organizzare eventi e iniziative, come il Kappa futur festival, per vincere il degrado. Bisogna ragionare in un’ottica più ampia - aggiunge il presidente della Cinque - ed è necessario attrarre investitori per poter rilanciare il parco e tutta l’area della Spina Tre che è sempre più isolata dal resto della città». Dal Comune fanno però sapere che al momento non sono previste nuove iniziative né interventi di ripristino.

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