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Scuola occupata, barricate e scontri. Il preside: «Ignoranti e prepotenti»

Scuola occupata, barricate e scontri. Il preside: «Ignoranti e prepotenti»
Attimi di forte tensione ieri mattina tra studenti e polizia ai cancelli del liceo Einstein di via Bologna occupato. Gli studenti, in protesta contro il modello di “scuola di merito” proposto dal ministro Valditara e l’alternanza scuola-lavoro, hanno creato un cordone per fare uscire gli alunni più giovani che non intendevano aderire allo sciopero, impedendo però l’accesso a scuola ai docenti e al personale scolastico. Un gesto che non è andato a genio al preside del liceo, Marco Chiauzza, che ha subìto allertato la polizia. All’arrivo della Digos l’atmosfera si è incendiata con cori contro le forze dell’ordine e uno studente di 17 anni è stato strattonato per il collo dagli agenti attraverso le sbarre del cancello, durante le operazioni di fuoriuscita da scuola degli alunni, tra cui un disabile. Per impedire l’accesso della polizia all’interno della scuola gli occupanti hanno chiuso il cancello con catene e lucchetti, e hanno realizzato delle barricate con banchi e bidoni della spazzatura posti dietro le grate in ferro. Appeso al balcone del primo piano della scuola, a fianco dello striscione “Einstein occupato” anche una bandiera No Tav. «Questo gruppo di occupanti, per metà composto da centri sociali, professa l’antifascismo ma utilizza metodi squadristi» sottolinea il preside Chiauzza che ricorda: «Avevo concesso loro di occupare il piano terra lunedì, invece hanno deciso di prendersi tutta la scuola contro la volontà della maggior parte degli studenti. In mattinata - aggiunge - ci hanno impedito di entrare a scuola commettendo un reato, per questo ho allertato la polizia che ha tenuto aperto il cancello al fine di far uscire gli studenti che non partecipavano all’occupazione». «Gli occupanti - sottolinea ancora il dirigente scolastico - hanno accusato ingiustamente la polizia quando sono loro stessi a commettere violenza, hanno strattonato me e i docenti per impedirci di entrare a scuola. Impedendo, di fatto, di far lezione a circa 600 studenti a fronte di un’occupazione a cui hanno aderito meno di cento persone». Chiauzza critica anche il motivo della protesta: «Il volantino in cui tentano di spiegare questo gesto non vuol dire niente e sembra scritto da analfabeti». L’occupazione è stata organizzata dal collettivo studentesco Einstein: «C’è stata una repressione violenta da parte della polizia, un ragazzo minorenne è stato ingiustamente strozzato, mentre noi ci siamo semplicemente messi davanti ai cancelli per impedire l’accesso a scuola di docenti e personale». Nel pomeriggio è stata organizzata un’assemblea con vari collettivi di altre scuole di Torino. «Se il governo non ci ascolta - assicurano gli studenti - ci riprenderemo tutte le scuole della città».
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