Cerca

Per tappare le buche in strada adesso il Comune usa i satelliti

Per tappare le buche in strada adesso il Comune usa i satelliti
Per tappare le buche di Torino si useranno i satelliti. Non è una bufala, ma quello che metterà in campo il Comune per venire incontro all’emergenza di strade e marciapiedi. Lo farà insieme al Politecnico, una collaborazione che partirà a breve - ci sono già sia la delibera della giunta che una convenzione - per migliorare lo stato delle nostre strade spesso ammalorate. Ad annunciarlo, l’assessore Francesco Tresso, durante una commissione a Palazzo Civico: «Si tratta di uno strumento potente, che si aggancia ai dati satellitari e ci permetterà di capire lo stato di salute delle nostre vie e laddove intervenire, anche in base ad altri dati come i flussi del traffico o la vicinanza alle scuole». Dunque uno strumento innovativo, che si basa sul “digital twin”, cioè mappare la città per raccogliere informazioni dettagliate sul suo tessuto urbano. Usando, appunto i satelliti. Come funzionerà? Difficile spiegarlo a parole, anche perché sono i fatti che i torinesi vogliono vedere, cioè basta strade e marciapiedi groviera. A dire il vero, il Comune uno strumento simile l’aveva già utilizzato, dal 2007 al 2015, per poi accantonarlo. Ora servirà tutto l’aiuto possibile, anche quello dei satelliti, perché la manutenzione straordinaria è passata da quasi sei milioni di euro a 2,5 milioni. Dunque più che dimezzata. Anzi, inizialmente era di appena 2 milioni, poi Palazzo Civico ha aggiunto 500mila euro, altrimenti alcune circoscrizioni sarebbero rimaste fuori dai cantieri. «Abbiamo deciso di ridurre le risorse perché sulla città gravitano già i progetti del Pnrr, ma anche di Pinqua e React», ha spiegato Tresso. Si fa quel che si può, in sintesi, perché per tappare proprio tutte le buche servirebbero molti più soldi. «Ogni anno riceviamo segnalazioni per circa 10 milioni, interveniamo a seconda del budget», ha spiegato l’ingegnere Roberto Bertasio.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.