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Un maxi allevamento di maiali spaventa Poirino e Carmagnola

Un maxi allevamento di maiali spaventa Poirino e Carmagnola
Si teme per l’impatto ambientale, il consumo idrico e di suolo e l’aumento di inquinamento e odori che una attività di tale dimensione provocherebbe. Ma anche, e soprattutto, per la dimensione dei capannoni e il numero di animali che vi sarebbero ospitati: 8.480 capi. Preoccupa, a Poirino e Carmagnola, la possibilità di insediamento di un mega allevamento di suini in zona Ternavasso, al confine tra i due comuni. Il proponente è l’imprenditore cuneese Angelo Marchisone, che gestisce allevamenti a Cavallermaggiore e Ceresole d’Alba. Il progetto, presentato in Città metropolitana, prevede la realizzazione di quattro grandi stalle di 150 metri di lunghezza e 21 di larghezza adibite a porcilaie e di due vasche circolari esterne, per lo stoccaggio dei liquami, del diametro di 39 metri. A completamento, un fabbricato adibito a magazzino e locali accessori. La discussione è comunque ancora aperta: prossimamente si terrà una conferenza di servizi che coinvolgerà, oltre a Città metropolitana, i comuni confinanti, Regione, Arpa e Asl. Nel frattempo il sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio ha presentato una serie di osservazioni con l’intento di evitare ripercussioni per le attività sportive, ricettive e turistiche esistenti. Nel progetto sarebbero però già comprese diverse opere di mitigazione come la piantumazione di alberi per “nascondere” la vista delle stalle, sistemi di aerazione e vasche coperte per contenere gli odori. L’intento, insomma, non è di creare impatti negativi sull’ambiente. Certo è che su un’area di rilievo paesaggistico come quello di Ternavasso, il problema è sentito e non poco. Nelle vicinanze sono presenti diverse cascine, agriturismi e circoli sportivi oltre al Castello di Ternavasso. «Prossimamente - rassicura l’assessore all’Urbanistica di Poirino, Marco Sisca - presenzieremo alla Conferenza di servizi con gli enti preposti e vedremo quali saranno gli scenari futuri».
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