Cerca

Il grande ritorno del carnevale: Ivrea si prepara alla Battaglia

Il grande ritorno del carnevale: Ivrea si prepara alla Battaglia
Torna lo storico Carnevale, torna la Battaglia delle Arance. Dopo tre anni di stop forzato, a causa dell’emergenza sanitaria, la più caratteristica delle kermesse carnascialesche italiane torna ad Ivrea con un programma ridotto, ma incentrato sulla battaglia, nel prossimo fine settimana. Il carnevale di Ivrea è stata la prima grande manifestazione italiana a fermarsi a causa del Covid. Era il 2020 quando nel pomeriggio del primo giorno della battaglia delle arance, appena scoppiata la pandemia, con molti dubbi e pochissime certezze su come gestirla, arrivò in Comune dalla Prefettura l’indicazione di sospendere tutto. La gente scese spontaneamente in piazza il giorno seguente, ma fu tutto inutile, il carnevale era finito. Tra un’ondata e l’altra, alle prese con lockdown e coprifuoco, l’ultima preoccupazione dei canavesani era fare il carnevale. Eppure sotto la cenere covavano le braci di una passione che solo chi lo ha vissuto può comprendere. Saltate le edizioni 2021 e 2022, la Fondazione dello Storico Carnevale si è fatta trovare pronta per il 2023, cominciando il giorno dell’Epifania con l’uscita del primo dei due più importanti personaggi della manifestazione: il Generale (quest’anno personificato da Marcello Feraudo). Questa settimana la manifestazione entra nel vivo, per raggiungere il suo apice nei giorni di battaglia da domenica 19 a martedì 21 febbraio. L’edizione 2023, però, è all’insegna delle necessità economiche ed organizzative che hanno costretto la Fondazione a chiedere un obolo aggiuntivo agli aranceri per sostenere i costi dell’evento. Un contributo di sette euro per ognuno di loro. Stesso dicasi del biglietto d’ingresso per la giornata di domenica, l’unica a pagamento, istituita solo alcuni anni or sono. Il ticket è passato dai dieci euro ai quindici di questa edizione. Effetto collaterale dei due anni di “pausa” oppure degli aumenti, nel 2023 scendono gli iscritti tra le squadre a piedi passati dai 7.300 del 2020 ai 6.700 di oggi, seicento persone in meno nelle piazze, praticamente una squadra. Stesso dicasi delle squadre sui carri, che risentono meno, passati dai 51 a 47 equipaggi. Nonostante questi numeri poco confortanti, le prime giornate di manifestazione danno segnali positivi, all’uscita del Generale a gennaio si sono registrate 5mila presenze e la Fondazione conta di raggiungere il traguardo dei 20mila ingressi delle edizioni pre-Covid. Infine, ultima nota “stonata” l’organizzazione ha deciso di rinunciare alla festa in maschera del Giovedì Grasso nelle vie cittadine. Anche qui a incidere sarebbero stati i costi per gestire la massa di giovani e giovanissimi che in questa nottata oltre a divertirsi si davano ad eccessi di ogni sorta e spesso degeneravano a causa dell’abbondante consumo di alcolici. E, nonostante tutto, sarà di nuovo carnevale e di nuovo battaglia.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.