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Chiuso il bando per l’idrogeno. E spunta l’ipotesi ex Thyssen

ex thyssen gn

Il bando dell’idrogeno si è chiuso lo scorso 28 ottobre e alla Regione sono arrivate ben 11 proposte, attualmente al vaglio degli uffici tecnici. A riprova che il sogno della Hydrogen Valleys piace e si farà. Tra le manifestazioni di interesse pare che ci sia anche quella della Società Asja Ambiente Italia SpA, che candiderebbe la ex fabbrica Thyssen a ospitare l’impianto per la produzione dell’idrogeno verde. Il sito viene denominato “Aree ex Acciai Speciali Terni e Laminatoio Largi Nastri Bonafous a Torino” e occuperebbe una superficie di 277.585 metri quadrati, a cui si aggiunge un’area coperta di 150mila. Sulla base di questi dati, il progetto sembrerebbe includere sia la proprietà Arvedi della struttura, che quella del Bonafous, in capo a Cassa Depositi e Prestiti, a cui è pervenuta tramite la società Fintenca.

La scorsa primavera la Regione aveva lanciato un censimento per individuare i siti dismessi - anche al fine di stimolare la presentazione alla manifestazioni d’interesse - nell’ambito dei progetti del Pnrr. Poi, il 3 febbraio di quest’anno è stato reso pubblico il bando denominato “Pnrr M2c2 Investimento 3.1 Produzione di Idrogeno in aree industriali dismesse”. «Il 31 marzo avremo la prima graduatoria» ricorda l’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati, ma in merito al possibile utilizzo dell’ex acciaieria come polo dell’idrogeno per ora non si sbilancia. «Il bando prevedeva la riqualificazione di aree dismesse, quindi è possibile che sia arrivata una proposta in questo senso, ma tutto è ancora da decidere».

Nel frattempo, il nome dell’ex Thyssen torna protagonista anche quando si parla della possibile collocazione del nuovo ospedale dell’area nord della città. Il tema di che cosa ne sarà della fabbrica torna di attualità anche in relazione alla collocazione del polo sanitario. Da Palazzo Civico poi pare che sia già in cantiere una interpellanza del Movimento Cinque Stelle per sollevare alcune preoccupazioni. Il dubbio principale riguarda le ultime indagini ambientali e un eventuale progetto di bonifica. «È dal 2007, dal tragico incidente che costò la vita a sette lavoratori, che i torinesi aspettano la bonifica dell’area dell’ex ThyssenKrupp e la sua restituzione ad uso pubblico» commenta la consigliera comunale Valentina Sganga (M5s). «È assolutamente fondamentale capire le intenzioni dell’amministrazione sia relativamente al progetto di ospitarvi un impianto di produzione dell’idrogeno, che ci preoccupa, sia relativamente alle tempistiche per la bonifica e agli impegni assunti dall’attuale proprietà in ordine alla sua esecuzione, i cui costi non possono ricadere sulla collettività» conclude Sganga.

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