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Torino è circondata da 700 lupi. La Lega: «Ora vanno abbattuti»

lupi torino gn
I lupi sono presenti nel 37% delle regioni alpine italiane, in tutta Italia ne sono stimati oltre 3.300. Lo rivela il monitoraggio condotto dal Centro referenza grandi carnivori del Piemonte e dall’Università di Torino nell’ambito di un progetti coordinato dalle Aree Protette Alpi Marittime, in stretta sinergia con Ispra responsabile del coordinamento su scala nazionale. Per ciò che riguarda il Piemonte i lupi censiti sono più di 700 (raddoppiati rispetto a 3 anni fa), 60 i branchi censiti e una quarantina le unità riproduttive. Non è possibile però individuare le zone a livello provinciale, perché i branche si muovono velocemente lungo tutto l’arco Alpino della regione. Secondo Fabio Carosso, assessore regionale alla Montagna, «questi numeri sono insostenibili. Si deve avere rispetto per il lavoro degli allevatori e per coloro che vivono nelle zone alpine che da mesi denunciano le predazioni. Ora servono una strategia e azioni mirate». Mentre il capogruppo della Lega Preioni, ritiene «indifferibile un piano di abbattimento selettivo». Per Piero Genovesi, responsabile del Servizio per il coordinamento della fauna selvatica di Ispra, «i risultati di questo studio forniscono quindi una base di conoscenza essenziale per le istituzioni che hanno la responsabilità della conservazione del lupo». Sono stimati 3.300 esemplari di lupi (ma non si distingue se ibridi o meno) sull’intero territorio italiano, nelle regioni alpine italiane 946. Sono 102 i branchi e 22 le coppie, per un totale di 124 unità riproduttive. La maggior parte, 91 branchi-coppie, si concentra nella porzione occidentale dell’arco alpino. Nella precedente valutazione, nel 2017/2018, erano state documentate 51 unità riproduttive. «La popolazione è raddoppiata sia nel numero delle unità riproduttive documentate che nella distribuzione minima», aggiunge Francesca Marucco, dell’Università di Torino.
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