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Il pericolo mastite per Micio e Fido: una patologia da non sottovalutare

Mastite

La mastite nel gatto è definita come un’infiammazione di una o entrambe le ghiandole mammarie. La sua gravità dipende dal grado di coinvolgimento in ogni singola gatta, che può variare da un’infiammazione lieve a un’infezione grave. Di solito si sviluppa nel periodo post partum, ma può anche essere il risultato di una pseudogravidanza.

I sintomi

Per un proprietario è piuttosto semplice capire se c’è mastite, anche perché basta controllare nel ristretto periodo di allattamento se ci sono i cuccioli. Da parte della cagna o della gatta notiamo che si muove poco, mangia poco e in generale non sta bene: questo dipende dall’infezione, che ha fatto venire la febbre alla nostra amica. I cuccioli affamati cercheranno di prendere il capezzolo, ma la mamma avrà dolore e tenderà ad allontanarli, diventando in certi casi anche aggressiva. L’ultima prova da fare è toccare le mammelle: se le sentiamo dure, come se all’interno al posto del liquido ci fossero dei sassolini, contattiamo un veterinario appena possiamo perché c’è mastite e va curata. L'ultima prova da effettuare è quella di stringere leggermente il capezzolo per far uscire qualche goccia di latte: se questo non è del normale colore bianco ma tende al verdastro ed è denso sarà pus, mentre in certi casi potrebbe essere rosa ad indicare la presenza di sangue misto al latte.

Come si cura

Di solito è il veterinario ad agire per mezzo di una terapia antibiotica, nel caso impacchi da applicare sulle mammelle e, soprattutto, un’alimentazione corretta che impedisca che si verifichino le condizioni predisponenti per la malattia. Non possiamo fare molto per prevenire questa situazione perché di solito è piuttosto spontanea, se non seguire le normali regole di igiene, di tenere pulita e disinfettata la casa o quantomeno la zona dove la cagna o la gatta sta allattando. Se ci rendiamo conto che da qualche giorno l’animale cerca di allontanare i figli che vogliono assumere il latte e che guaiscono/miagolano costantemente per la fame, soprattutto per la loro corretta crescita rivolgiamoci quanto prima al veterinario che saprà fornirci tutte le informazioni necessarie alla cura corretta da applicare.

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