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Privilegi negli asili nido
05 Maggio 2025 - 12:00
Foto d'archivio
A Settimo Torinese l’Amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Elena Piastra, è al centro di una polemica scoppiata intorno al nuovo regolamento per l’accesso agli asili nido. I figli dei dipendenti comunali avrebbero infatti la precedenza nelle graduatorie per l'entrata.
Tutto è nato da un post pubblicato su Facebook di Cinzia La Rosa, che denuncia come i figli dei dipendenti comunali abbiano un canale preferenziale per l’accesso al nido, a discapito di famiglie fragili o monogenitoriali. Il regolamento recita:
L’ammissione [negli asili nido] avverrà nel rispetto dei seguenti criteri, il cui ordine di enunciazione corrisponde all’ordine di priorità:
a) bambini segnalati dai servizi sociali del territorio e/o dall’Azienda Sanitaria Locale
b) bambini rimasti in lista d’attesa nella graduatoria precedente
c) nuclei con altro minore e/o adulto convivente con disabilità, documentati con certificazione di invalidità ai sensi della Legge 104/1992 e/o Legge 102/2009 (non saranno ritenute valide certificazioni rilasciate da medici privati)
d) figli di lavoratori dipendenti del Comune di Settimo Torinese, entro il limite numerico di n. 5 posti totali sui tre asili nido. Nel caso in cui il dipendente comunale presti servizio presso uno dei tre asili nido, la sua sede lavorativa sarà diversa dal nido frequentato dal bambino e dalla bambina
e) bambini il cui nucleo familiare sia formato da un solo genitore con riconoscimento esclusivo o a causa di decesso di un genitore
f) bambini i cui genitori lavorino entrambi (ai fini della graduatoria valgono i contratti a tempo indeterminato, i contratti a tempo determinato e i contratti “atipici”)
g) bambini i cui genitori siano entrambi disoccupati
h) bambini di cui un genitore sia disoccupato
Elena Piastra ha risposto alla polemica pubblicando un commento su Facebook in cui dichiara: "Tutti i nuclei a Settimo in situazione di difficoltà sono inseriti in prima posizione in graduatoria, quindi non è mai successo, nè capiterà, che un bimbo monogenitoriale rimarrà fuori, dal servizio nido (monogenitoriale significa che uno dei genitori NON ha riconosciuto il/la figlio/a o che è morto, non che si è separati".
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