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Perché nel programma della Fagnani gli uomini non funzionano come le donne? Sarà il loro tallone d'Achille

Perché nel programma di Francesca Fagnani le interviste agli ospiti maschili raramente funzionano quanto quelle alle donne

Perché nel programma della Fagnani gli uomini non funzionano come le donne? Sarà il loro tallone d'Achille

C’è una verità scomoda che a questo punto va detta chiaramente: gli uomini, ospiti nel salotto affilato di Belve, sembrano reggere molto meno bene l’urto delle domande di Francesca Fagnani rispetto alle colleghe donne. L’ultima intervista ad Alessandro Preziosi ne è l’ennesima conferma: l’attore napoletano ha attraversato lo spazio dell’intervista difendendosi con battute, ambiguità e strategie di elusione, nella speranza che un sorriso potesse bastare a cavarsela.

In tanti – e Preziosi non è certo il primo – si presentano a Belve con una corazza. Alcuni si rifugiano nell’ironia, altri si improvvisano seduttori, altri ancora cercano di dominare la scena con una sicurezza che si rivela ben presto artificiale. È un pattern ricorrente: Fabio Volo tentò la carta del flirt, Morgan scelse la via dello scontro diretto, Riccardo Scamarcio trasformò le domande scomode in momenti di comicità forzata. Tutti, in modi diversi, hanno cercato di sfuggire al nocciolo dell’intervista: l’intimità che Fagnani, con chirurgica gentilezza, riesce a scavare.

Di fronte allo stesso sgabello, invece, molte ospiti donne si sono dimostrate più autentiche, più disposte a lasciarsi interrogare senza difese. Non che siano più sincere per natura, ma sembrano comprendere meglio una regola fondamentale del programma: meno arrivi costruita, più ne esci integra. Chi si presenta senza un copione, accettando il rischio della vulnerabilità, spesso conquista il pubblico e persino la conduttrice.

In fondo, Belve non premia chi ha tutte le risposte pronte, ma chi sa stare nelle domande. Chi non si preoccupa di piacere a tutti i costi, ma si concede il lusso di mostrarsi per quello che è, nel bene e nel male.

Quello che accade davanti alla telecamera di Belve è lo specchio di qualcosa di più profondo: il rapporto, ancora complesso, tra mascolinità e fragilità pubblica. L’uomo che si trova incalzato da una donna libera, diretta e senza timori reverenziali, spesso non sa come reagire. E cade nella trappola della performance: mostra forza, arroganza, charme, ma raramente mostra stesso. Quindi sarà forse il loro tallone d'Achille?

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