La festa del sole nascente

Inizia la settimana del Natale, e se fate delle riflessioni evitate almeno quelle negative. Non fate come quelli che davanti a un tramonto mozzafiato si lamentano delle zanzare. Non è più il Natale di una volta? Non lo è mai stato, perché noi non siamo mai stati quelli “di una volta”. Abbiamo vissuto tutti i Natali con un fisico nuovo, persone diverse intorno, mondo cambiato, coscienze e speranze mutate. Abbandonatevi alla dolcezza del periodo, e se non credete nel presepio godetevi la festa del sole nascente, quella che si festeggiava per il solstizio d’inverno prima che i cristiani vi sovrapponessero il Natale. Assaporate quel senso ancestrale di rinascita che dà il buio sconfitto, la luce che ritorna, i giorni che ricominciano ad allungarsi. Godetevi gli addobbi nelle case e nelle vie, perché fanno sempre allegria, specie se sono luminosi: tutte le case, dalle capanne ai castelli, hanno sempre acceso più luci che potevano a ogni festa. Smettetela di brontolare contro il Natale troppo commerciale e pensate ai negozianti che – da sempre senza orari, ferie, mutua e paracadute vari – lavorano duro e aspettano questo periodo per rianimare magri bilanci, a volte solo per non chiudere. Pensate al Natale che vi aspetta, e se non vi sembra bello come altri vissuti prima pensate che è la stessa cosa con i cibi, la salute, gli sport e le effusioni orizzontali, perché siete più vecchi voi, e non c’è niente da fare. E se non basta, pensate a chi il Natale lo passerà peggio: al lavoro, in strada, al freddo, in carcere, in ospedale, in ospizio, in guerra…Tornate bambini nello spirito. Commuovetevi alle musiche natalizie. Non potete perdervi la festa più bella dell’anno. collino@cronacaqui.it