Memorandum per la Meloni

Il Parlamento Europeo ha appena approvato in via definitiva il piano sulle case green. Entro il 2030 tutti gli edifici residenziali europei Ue dovranno avere la classe energetica E, e quella D entro il 2033. Il che significa cambiare tutte le caldaie e tutti i serramenti, montare cappotti termici e installare pannelli solari sui tetti. Un esborso spaventoso per gli italiani, dei quali solo il 20,5% vive in affitto. Il 70,8% delle famiglie italiane è proprietario della casa in cui abita (e il 28,0% di queste è proprietario di altri immobili), l’8,7% gode della casa in usufrutto o a titolo gratuito. Pensare di cambiare in 7 anni le caldaie a 8 milioni di immobili e mettere loro il cappotto termico vuol dire semplicemente non trovare più una caldaia o un pannello coibentante neanche a pagarli a peso d'oro. Idem per i serramenti e per il personale di montaggio. In più c’è lo scempio paesaggistico: avete visto negli ultimi documentari come sono deliziosi i tetti italiani visti dall’alto col drone? Vi immaginate quel suggestivo e irregolare panorama di tegole butterato dall’acne di migliaia di neri e squadrati pannelli solari? E non solo in borghi e paesi: anche in città antiche come Lucca, Siena, Venezia e tantissime altre. Praticamente in tutte. E i cappotti lisci al posto dei muri in pietra affascinanti e plurisecolari? Vogliamo proprio rovinare l’ultima cosa redditizia che resta all’Italia, il turismo, dopo aver distrutto l’industria e il commercio? Dovremo deturpare il nostro paesaggio famoso nel mondo per rendere “termicamente performanti” le case in cui abbiamo abitato benissimo per mille anni? Io spero ardentemente di no. Pensaci tu, Giorgia. collino@cronacaqui.it