La carambola diabolica

Dopo aver sfiorato Dio e Satana, il primo durante un pellegrinaggio a Medjugorje e il secondo durante un incosciente e pericolosissimo percorso di sedute spiritiche fatto in gioventù, mi sono convinto che non si possa credere all’uno senza credere anche all’altro.

O non esiste alcuno dei due, o esistono entrambi, perché l’uno presuppone l’altro come negazione. Sono il reciproco contrario. Dio è il bene come Satana è il male. Dio è la pace come Satana è la guerra. Dio, attraverso suo Figlio, disse “io sono la via, la verità e la vita”.

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Il Demonio è l’opposto: la scorciatoia, la menzogna e la morte. Si traveste, per tentarci. Si serve delle guerre per placare la sua sete inestinguibile di sangue e dolore. Cosa sono le guerre se non scorciatoie prese per ottenere più potere e più denaro (lo sterco del Diavolo)? Non sono forse intrise di spie, menzogne e falsa propaganda?

Quando non ce ne sono di mondiali, come ora, la Bestia fa in modo che ce ne siano di locali (attualmente una quarantina in tutta la terra), e nel frattempo si allena alla menzogna. Per esempio si serve di ‘santoni’ per plagiare i seguaci delle sette e condurli alla morte.

È appena successo a Malindi, in Kenya, dove il pastore Paul Mackenzie Nthenge ha convinto i suoi fedeli a lasciarsi morire di fame per “incontrare Cristo”. Trovati fino a ieri 92 cadaveri sepolti alla meglio vicino alla “chiesa”. Ma fa anche altro, la Bestia: 10 giorni fa in India l’espresso Vande-Bharat ha centrato in pieno una vacca sacra che pascolava sul binario, scaraventandola a 30 metri di distanza, proprio addosso a Shivdayal Sharma, che stava urinando lì vicino: morto sul colpo. Vedete? Il Demonio per allenarsi gioca persino a biliardo.