Presi col dito nella Marmolada

Ma ve la state godendo, quest’estate fresca e ventilata, con nuvole sparse e piovaschi? Si prevedono massime sotto i 30° fino a Luglio inoltrato, ma gli ecoterroristi in Tv cercano già di spaventarci con l’arrivo dei 40° e oltre (fin quasi ai 50° in “certi luoghi”).

Parlano di “imminente riscossa di Scipione l’africano” come se tifassero per lui. Ancora a maggio, dopo l’inverno mite ma asciutto, predicevano “l’estate più torrida di sempre”, farneticando di incendi, sete, bestie morte, raccolti persi, siccità e desertificazione. Invece tié. Gli tocca star zitti e mandare in onda il fumo degli incendi canadesi su New York per poter bofonchiare di “clima impazzito”. Non ne perdono una, di occasione, come l’anniversario della frana di ghiaccio sulla Marmolada, per ripetere il logoro mantra dei ghiacciai destinati a sparire. In ogni Tg dell’ultimo week-end si mangiava pane e Marmolada, anche se per i giudici fu un evento imprevedibile. E poi la solita bugia: “il riscaldamento antropogenico è ormai affermato dal 99% degli scienziati”.

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Non è vero. Oppure è vero perché loro considerano affidabili solo gli scienziati concordi. Che sono forse il 50% (percentuale che già rende lecito ogni dubbio), ma non certo il 99%. Il fatto è che oggi, per un climatologo, dirsi contrario a quel dogma comporta conseguenze simili a quelle che toccavano ai funzionari statali del ventennio che rifiutavano di prendere la tessera fascista e di rivolgere pubbliche lodi al regime: carriere stroncate, niente conferenze, cattedre scippate, premi negati, difficoltà di pubblicazione, isolamento sociale e accademico. Ecco come nasce quel 99% di assensi con cui plagiano le Grete e cercano d’imporci l’auto elettrica e la casa green.