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IL FATTO

Tentò di strangolare il compagno, si impicca in carcere a Torino

Il corpo privo di vita trovato ieri sera nel bagno della sezione femminile. Nel 2019 era stata arrestata a Settimo Vittone

carcere torino

La donna si è impiccata in un bagno del carcere di Torino

Con una corda aveva provato a uccidere il compagno e con una corda si è tolta la vita lei. Ieri sera, nel carcere di Torino, gli agenti di polizia penitenziaria hanno trovato il corpo privo di vita di Graziana Orlarey, 52 anni, originaria di Settimo Vittone.

La donna si trovava in carcere dal 13 agosto 2019, quando cercò di uccidere il proprio compagno, all'epoca 59enne, stringendogli intorno al collo un cappio di corda. Secondo quanto era stato ricostruito all'epoca, la donna lo aveva assalito da dietro, mentre la vittima si trovava sul divano, e lo stava soffocando quando avevano fatto irruzione i carabinieri. Era stata lei stessa a chiamare, poco prima, il 112: con la voce stravolta dalla rabbia e dall’alcol, aveva preannunciato: «Ora basta, lo voglio uccidere». I militari avevano salvato l'uomo e arrestato la compagna. Lei si era poi difesa raccontando di un rapporto contraddistinto dalle presunte vessazioni dell'uomo, con liti e urla che erano ben note anche in paese. 

Come reso noto dall'Osapp, la donna "ha deciso di porre fine alla propria vita utilizzando un cappio artigianale. L’incidente si è verificato nel padiglione Femminile della struttura, dove la donna si era legata alle inferriate della finestra del bagno".

Da tempo tutti i sindacati del comparto sicurezza della polizia penitenziaria denunciano "la gravissima carenza di organico, le gravi criticità e le continue aggressioni che si ripetono quotidianamente nel carcere di Torino". Una situazione che inevitabilmente si ripercuote anche sulla sicurezza degli stessi detenuti.

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