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LA DENUNCIA DELL'OSAPP

Intossicazione in carcere a Torino, dieci agenti in ospedale

I sindacalisti chiedono l'intervento dell'Asl e dei Nas per verificare le condizioni della mensa

carcere vallette torino

Giorni difficili per la polizia penitenziaria nel carcere di Torino

Rivolte, aggressioni e botte non sono gli unici rischi che corrono gli agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Torino. Venerdì sera, infatti, i guai sono arrivati da dove nessuno di loro se li poteva aspettare: dal proprio piatto. Una decina di agenti infatti ha dovuto far ricorso alle cure mediche dopo aver consumato la cena nella mensa obbligatoria di servizio. Il problema? Durante la notte e nella giornata successiva gli agenti hanno accusato forte dissenteria, conati di vomito e dolori lancinanti all’addome, con il risultato di dover ricorrere alle cure della guardia medica e del pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria da dove sono stati poi dimessi con alcuni giorni di prognosi per verosimile intossicazione alimentare. La sospettata, a quanto pare, sarebbe una insalata di pollo.

Ovviamente tanta è stata la paura che ha coinvolto un consistente numero di personale di Polizia penitenziaria e di cui si è fatto portavoce il sindacato dell'Osapp chiedendo "l’intervento di tutte le autorità (Asl, Nas etc.) affinché verifichino capillarmente sia le condizioni igieniche di tutti i locali che soprattutto le modalità di conservazione del cibo per tutelare l’incolumità fisica di tutti i consumatori". Non solo. L’Osapp sarcasticamente "invita tutte le autorità competenti a recarsi a sorpresa e fruire, specie la sera, della cena al fine di appurare la qualità che viene somministrata nella mensa obbligatoria di servizio al personale di Polizia Penitenziaria. Concludendo, chiediamo che vengano applicate alla ditta, dopo averne verificata la responsabilità, tutte le penalità previste dal contratto per aver messo a repentaglio l’incolumità fisica di tutti gli avventori. Chiediamo, infine, a tutte le Autorità competenti un concreto, autorevole e urgentissimo intervento posto che è inaccettabile che venga messo a serio rischio la salute del personale di polizia penitenziaria".

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