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LA DENUNCIA
08 Luglio 2023 - 07:06
Per quanto urgente e «da prenotare entro dieci giorni», come imporrebbe la prescrizione consegnata al termine di una lunga giornata in pronto soccorso e datata, ormai, 15 maggio, trovare un posto nel sistema sanitario pubblico per una risonanza magnetica alla colonna cervicale e al braccio destro, sembra ancora impossibile. «Nessuna disponibilità trovata, provare a estendere l’area di ricerca» recita lo sconsolante messaggio della “app” del Centro unico di prenotazione della Regione Piemonte che, fino a qualche giorno fa, offriva soltanto un’occasione presso una struttura privata convenzionata non prima di settembre. La stessa clinica che, a pagamento, impiegherebbe meno di un mese a soddisfare la richiesta ma a fronte di una spesa non indifferente, però. Da considerare, infatti, c’è che insieme al primo esame il medico ha anche prescritto uno “studio elettromiografico” per cui la prima disponibilità del pubblico arriva a gennaio del prossimo anno.
Una costante che è stata verificata anche dal capogruppo e dal consigliere del Pd in Regione, Raffaele Gallo e Daniele Valle, che nelle ultime settimane hanno raccolto alcune testimonianze di cittadini alle prese con lo stesso problema. Ad esempio. «Una colonscopia? A Torino e in tutta la provincia non c’è disponibilità. La prima è a Cuneo il 14 aprile del 2024. Un’ecografia muscolotendinea? Niente da fare su Torino, anche in questo caso: c’è posto soltanto a Ivrea il 6 marzo del 2024». E che un primo posto disponibile non ci sia prima dell’anno prossimo 2024 è quasi una costante se si tenta prenotare una visita o un esame sempre tramite il Cup. «Una visita dermatologica? Prima disponibilità alle Molinette il 23 agosto del 2024, altrimenti si va a Rivarolo l’11 marzo del 2024 o a Ceva il 5 febbraio del 2024. Visita oculistica? L’11 luglio del 2024, altrove in provincia di Torino come nel resto del Piemonte inutile cercare. L’Ecocolordoppler lo si fa il 21 giugno del 2024 al Mauriziano, così la gastroscopia, sempre al Mauriziano il 28 giugno del 2024, oppure al San Luigi il 23 settembre ancora del 2024» concludono Gallo e Valle. «Non ci stancheremo mai di far conoscere i veri tempi di attesa della sanità regionale, che smentiscono le narrazioni “straordinarie” di Cirio e Icardi. È esperienza quotidiana di tutti i piemontesi la difficoltà di prenotare visite ed esami in tempi ragionevoli. Trovare posto prima del 2024 è sempre più arduo e sono innumerevoli i casi in cui non è possibile prenotare perché non ci sono disponibilità. L’alternativa è una sola: il privato». A confessarlo sarebbe stato anche un medico del Mauriziano ad un paziente che per dei “nei” a rischio necessita di periodiche visite di controllo che non riesce a prenotare. «I dermatologi sono troppo pochi, il nostro primario va in pensione, non si sa chi lo sostituirà, quindi le agende sono chiuse. Si cerchi un dermatologo privato».
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