C'è un’offerta per l'ex Maria Adelaide, ma il vecchio ospedale resterà un presidio sanitario?

«L’Agenzia del Demanio ha dato parere favorevole e ha ritenuto congruo il valore dell’offerta, che è ora al vaglio tecnico-giuridico degli organi competenti per fissare il rogito notarile di compravendita»: lo ha detto a proposito dell’ex ospedale Maria Adelaide di lungo Dora Firenze, l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, in Consiglio regionale.

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«L’ospedale Maria Adelaide - ha ricordato Icardi - fu chiuso nel 2016 dalla precedente Giunta regionale. Di conseguenza la Corte dei Conti ha costantemente chiesto la rendicontazione dei costi di mantenimento e vigilanza sull’immobile non più dedicato ad attività sanitarie, nelle more della sua alienazione. L’Azienda Città della Salute e della Scienza, proprietaria del bene, dopo aver ripetutamente provveduto alla pubblicazione di bandi di gara per l’alienazione dell’immobile, tutti andati deserti, ha conseguito nel più recente periodo un’offerta d’acquisto, che è ora al vaglio tecnico e giuridico».

Sul caso sono intervenuti anche il consigliere regionale del Pd, Luca Avetta, e il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri. «L’impegno a destinare 1000 metri quadri per l’insediamento di servizi socio sanitari dell’Asl Città di Torino all’interno del progetto di riqualificazione dell’ex ospedale Maria Adelaide - spiegano Avetta e Deri -, non può essere disatteso. Prendiamo atto con piacere che la Regione Piemonte condivida questo impegno».

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Lo ha confermato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi rispondendo in aula ad un Question Time sul futuro dell’ex presidio sanitario.

«La proposta era stata avanzata dalla Circoscrizione 7, dai sindacati pensionati Cgil, Cisl, Uil e dal comitato dei cittadini e monitoreremo affinché la prossima alienazione a un soggetto privato non cancelli la mission sanitaria di una struttura che ha svolto un ruolo importante per la comunità torinese. Auspichiamo che si chiuda finalmente e positivamente un lungo e complesso percorso iniziato nel 2016 con la dismissione del Maria Adelaide, e monitoreremo affinché alle promesse seguano azioni coerenti».

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