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Il Fatto

Cieca resta a piedi in piena notte: "i taxi non caricavano il mio cane"

L'odissea di Dajana per poter tornar a casa.

Cieca resta a piedi in piena notte: "i taxi non caricavano il mio cane"

Lasciata a piedi perché ha un cane guida. È successo a Dajana e Camilla, nella serata di martedì 18luglio  tra via delle Rosine e via Maria Vittoria. Intorno alle 23.30 la ragazza conclude una serata con le amiche, dato il tardo orario decide di rientrare in taxi. Dajana utilizza l’app “wetaxi” per ricercare un taxi, segnalando la presenza di Camilla, il cane guida che la accompagna sempre ed ovunque, essendo lei cieca. Due mezzi accettano la corsa salvo poi eliminarla: la ragazza allora prova a chiamare un taxi utilizzando la tradizionale telefonata

alla centrale, segnalando che era la stessa persona che aveva richiesto il servizio poco prima tramite l’applicazione.
Da RadioTaxi rispondono che “weTaxi” non è sotto il loro controllo, tuttavia avrebbero provveduto ad inviare un taxi entro 6 minuti. Alle 23.49 il telefono di Dajana squilla, è il tassista inviato dalla centrale: non la vede, non capisce dove trovarla. Lei fornisce le informazioni ed il tassista risponde: «è la signora con il cane guida?». Alla risposta affermativa di Dajana il tassista mette giù il telefono. Convinta che l’auto fosse in avvicinamento, non se ne preoccupa. Poco dopo le suona nuovamente il telefono: è la centralinista. Con fare accusatorio le dice che avrebbe dovuto segnalare la presenza del cane guida, non tutti i tassisti li caricano. Dajana replica che essendo un cane guida, lei non è legalmente tenuta ad informare della presenza di Camilla. Chiede notizie del taxi. La centralinista deve ammettere che il tassista è andato via perché “non fa i cani” replicando le esatte parole. Viene invitata a trovare un’altra vettura. Risponde che ci avrebbe provato.

È mezzanotte passata. Un uomo assiste a pochi metri e decide di sua iniziativa di chiamare la centrale dei taxi. La vettura arriva alle 00.25 per portar a casa Dajana .Sul suo profilo Instagram scriverà che non farà passare questa storia di discriminazione ed ingiustizia in sordina.

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