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Rogo a Falchera
02 Agosto 2023 - 15:00
L'incendio di via degli Ulivi 10 a Falchera
Quattro persone intossicate dal fumo nero, tra cui un pensionato di 97 anni, tanta paura e la rabbia per le masserizie accumulate nelle parti comuni al pian terreno (soprattutto sacchi di plastica contenenti detriti e materiale edile). «Si poteva evitare, è una vergogna» grida una signora prima di avviarsi in auto verso altre destinazioni.
L'incendio di via degli Ulivi 10 a Falchera
IL ROGO E I FATTI
Il rogo è avvenuto in via degli Ulivi 10, quartiere Falchera, intorno alle 22. La ricostruzione da approfondire. Le fiamme sarebbero partite dal pian terreno, in una zona che - secondo gli inquilini -, era ostruita da vari oggetti. Compreso un materasso, antenne e (dice qualcuno) materiale di cantiere.
L'incendio ha completamente distrutto un appartamento al primo piano e lasciato pesanti segni sulla facciata. Completamente annerita. Distrutto anche il citofono e parte delle mura, annerite le scale del palazzo.
Ko anche l'impianto elettrico, tant'è che Atc si è già attivata per ripristinare il tutto. Compresi i danni a vetri e serramenti, al primo piano. In corso, ricordiamolo, c'è un cantiere del Superbonus. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e alcune ambulanze del 118. Non è da escludere, secondo i vigili del fuoco, la mano dolosa.
L'incendio ha causato molti danni alle parti comuni di via deli Ulivi
IL RIENTRO A CASA
Il palazzo è stato evacuato, quattro le persone intossicate dai fumi. Tra cui una giovane e un 97enne, ricoverato in ospedale. L'uomo era in compagnia della nipote quando l'incendio è divampato.
Alcuni inquilini sono rientrati a casa alla spicciolata dopo le 4 e fino alle 5 del mattino. Un ragazzo ha raccontato di essere accorso per salvare i suoi due cani. «Non ero nell'appartamento, quando ho saputo sono corso qui. Per fortuna loro stanno bene» spiega.
Le condizioni del citofono di via degli Ulivi
LA PAURA DELLE FAMIGLIE
Tante le persone che hanno preferito non lasciare dichiarazioni, probabilmente per la rabbia accumulata e per una situazione che creerà inevitabilmente qualche disagio anche in futuro. Apprensione, ovviamente, per le persone intossicate e per i danni al palazzo.
Sul caso è intervenuta anche l'Atc che raccoglie, quotidianamente, segnalazioni relative a richieste di intervento, motivate dal fatto che l'ente amministra circa 30mila immobili sull'intero territorio della città metropolitana. «Vi è da rilevare - replica il presidente di Atc, Emilio Bolla -, che spesso le problematiche segnalate riguardano situazioni che potrebbero, con senso civico e rispetto per le proprietà utilizzate collettivamente, essere di gran lunga limitate. Per questo ci appelliamo a tutti gli assegnatari affinché contribuiscano, con responsabilità, a sensibilizzare tutti affinché dedichino maggior cura alle abitazioni e alle parti comuni degli edifici, per frenare la diffusione dei casi di malcostume».
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