Vigili del Fuoco: l'esercitazione in alta quota (LE IMMAGINI)

Si è conclusa nella serata di ieri una sessione di addestramento de i vigili del fuoco, durata quattro giorni che ha visto impegnati la componente elicotterista del reparto volo di Torino sulle montagne valdostane. I sette operatori del Piemonte hanno trascorso questi giorni in quota sopra i 3.400 metri e sono stati impegnati in simulazioni di recupero infortunato da crepaccio, movimentazione su ghiacciaio e ascensioni in quota con diverse tecniche di progressione. Gli aerosoccorritori hanno bivaccato in tenda a 3.500 metri.

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Queste esercitazioni, riferiscono gli stessi vigili del fuoco, «sono rese necessarie dal sempre più frequentemente impiego del personale del nucleo elicotteri del Piemonte in interventi di salvataggio e ricerca in alta quota». In modo particolare i vigili del fuoco collaborano quasi quotidianamente con il soccorso alpino e con il 118. Funzioni integrate tra i tre servizi si rendono necessarie perché solo l’insieme dei mezzi (come gli elicotteri) e la gestione razionalizzata, possono consentire di affrontare le emergenze «contemporanee e numerose», come sempre più di frequente accade. In altre esercitazioni congiunte partecipa anche la Protezione Civile e le tecniche che vengono utilizzate dai diversi Corpi e in tutti i servizi di soccorso, seguono speciali protocolli di sicurezza condivisi.

Il servizio prestato dai vigili del fuoco, in Piemonte, come altrove, è diventato essenziale e riguarda non solo lo spegnimento degli incendi nelle città o nei boschi, ma anche il soccorso nelle acque dei fiumi e del mare, la presenza nei luoghi dove sono avvenuti incidenti stradali o in alta montagna per portare i salvo escursionisti dispersi o feriti. Senza contare, poi, l’attività dei reparti specializzati come l’Nbcr dedicato all’inquinamento ambientale e agli avvelenamenti.